Mercante in Fiera, ancora ascolti bassi. Il format davanti ad un bivio

Ginevra Talocci
  • Laureata in Scienze Politiche
  • Autrice premiata agli Italian Mission Award
09/10/2023

Mercante in Fiera, ancora ascolti bassi. Il format davanti ad un bivio

Di fronte agli ascolti che non subiscono particolari variazioni, il format Mercante in Fiera di Pino Insegno è ad un bivio. Chiudere il programma o ricollocarlo in una fascia oraria più consona?

Non c’è nulla da fare, il programma guidato da Pino Insegno, Mercante in Fiera stenta a decollare. In tanti aspettavano di rivedere la versione nuova del format ma sono rimasti molto delusi. A parte le carte che hanno subìto qualche aggiornamento ai tempi attuali, non c’è stato vero e proprio cambiamento. L’unico, ed il solo che abbia interessato i giornali dall’annuncio dei palinsesti Rai, è la caccia alla nuova protagonista femminile, la Gatta Nera, dopo che Ainett Stephens è stata scartata per sopraggiunti limiti di età (40). Al netto delle polemiche su gioventù passata e presente, dai casting è rimbalzato il nome di Candelaria Solorzano. Depennato a seguito di un video su Instagram in cui la si vedeva intenta a costruire una ‘non sigaretta’. Così la ricerca è ricominciata fino a convergere sul nome dell’ex Miss Italia, Lavinia Abate.

La scelta dell’orario di messa in onda ha anche visto il programma schiacciato tra due colossi: sulla Rai da Reazione a Catena di Marco Liorni – tempo fa guidato dallo stesso Insegno – e Canale 5 da Caduta Libera di Gerry Scotti. A fine della prima settimana, tranne il 3,4% della prima puntata, la media è stata poco sopra il filo del 2%. In tanti hanno gridato alla disfatta ma Insegno si difese spiegando che era ancora presto per gridare al flop.

Il pubblico deve scoprire che c’è un programma. Dopo otto minuti di pubblicità i risultati che abbiamo ottenuto sono già un miracolo. Le somme si potranno tirare dopo almeno due settimane, siamo appena all’inizio, l’obiettivo è quello di andare meglio della fascia che significa fare il 4, il 5 o il 6% di share che vorrebbe dire un successo senza precedenti. A tutti i programmi che nascono bisogna dare il tempo di crescere e di essere scoperti, soprattutto un quotidiano. Andrà sempre meglio.

Mercante in Fiera: quali sono le opzioni sul piatto

Anche nella seconda settimana però non ci sono stati miracoli ed il Mercante in Fiera si ferma sempre ad un 2% di share stiracchiato. Secondo il giornalista Klaus Davi, il problema non sarebbe Insegno, bensì il programma.

Non credo che il problema sia Pino Insegno. Il vero problema è il format: è vecchio, troppo vecchio. Non aveva ottenuto grande successo neanche quando andò in onda diversi anni fa. La Rai ha totalmente sbagliato, doveva puntare su qualcosa di nuovo.

Inoltre il format deve necessariamente resistere fino a fine Dicembre. Poi da Gennaio, Insegno sarà alla guida dell’Eredità al posto di Flavio Insinna e il problema sarà risolto. Adesso però le soluzioni sul piatto sono due. La prima, secondo TvBlog, e più facile, è quella di chiuderlo anticipatamente. L’altra, invece, richiede una più accurata riflessione: ovvero provare a ricollocarlo in una fascia oraria più idonea. Ma nella fascia oraria delle 18/19 ci sono Tg2, Tg Sport e Tg Parlamento, 3 realtà consolidate da tempo e impossibile da scardinare.

L’unica alternativa rimasta è di occupare l’ora dalle 17 alle 18 del palinsesto in cui va in onda Radio2 Happy Family, sfrattando Ema Stokholma ed i Gemelli di Guidonia. Anche perchè si collocherebbe in una fascia oraria occupata su Rai1 dalla Vita in diretta, proponendo un programma totalmente alternativo al talk di Alberto Matano. La decisione finale arriverà solo tra una decina di giorni e al momento le opzioni sono al vaglio della dirigenza Rai. Vedremo di che colore sarà la fumata.

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