Massimo Giletti: sospeso Non è L’Arena, cosa c’è dietro il duro provvedimento?

Chiara Carnà
  • Laureata in lettere e filosofia
  • Esperta in cinema e televisione
14/04/2023

Massimo Giletti: sospeso Non è L’Arena, cosa c’è dietro il duro provvedimento?

Non è L’Arena, trasmissione che Massimo Giletti ha condotto per sei anni su La7, non andrà in onda a partire già da questa domenica. Ma cosa c’è dietro a questa repentina decisione?

Da ieri non si parla d’altro. La7 ha deciso di sospendere di punto in bianco la trasmissione Non è l’arena, condotta da Massimo Giletti. Un fulmine a ciel sereno non solo per i telespettatori, ma anche per il gruppo che lavorava al programma, che ha preso atto del provvedimento senza alcun preavviso. Quali sono le ragioni di questo drastico cambiamento? Le ipotesi sono molte, ma la più convincente sembrano essere due in particolare.

Da domenica 16 aprile, la trasmissione che Giletti ha condotto per ben sei anni non andrà più in onda. Il giornalista piemontese, tuttavia, è sotto contratto con La7 fino a giugno, pertanto rimane a disposizione dell’azienda. La rete televisiva di proprietà di Urbano Cairo non ha nemmeno voluto attendere il termine dell’edizione attualmente in corso di Non è L’Arena.

Il giornalista piemontese, che ha esordito al timone di Non è L’Arena nel 2017, raggiunto da Adnkronos, ha dichiarato: “Prendo atto della decisione dell’azienda. Il mio pensiero va alle persone che lavorano con me. In questo momento, l’unico mio pensiero va alle 35 persone che lavorano con me da anni e che da un giorno all’altro – senza alcun preavviso – vengono lasciate per strada”.

Non è L’Arena sospeso, Massimo Giletti torna in Rai?

Tra le ipotesi che circolano con insistenza e che spiegherebbero perché Non è L’Arena è stato sospeso con effetto immediato, ce ne sono due particolarmente interessanti. Dapprima è girata voce che la decisione fosse legata all’imminente ritorno in Rai di Massimo Giletti. La rete di viale Mazzini, secondo le indiscrezioni, avrebbe già intavolato una trattativa con il conduttore per affidargli un programma di approfondimento su Rai 2 o su Rai 1. Il sessantenne ha lavorato in Rai dal 1988 al 2017, per poi abbandonare a seguito di attriti con l’allora direttore generale.

La decisione di La7, tuttavia, potrebbe essere legata all’indagine della direzione distrettuale antimafia sulla partecipazione a Non è l’Arena di Salvatore Baiardo, che aiutò i mafiosi Filippo e Giuseppe Graviano nella loro latitanza nel Nord Italia. I magistrati, stando a quanto riportato da Repubblica, stanno indagando sui pagamenti dalla trasmissione a Baiardo. E’ da chiarire se il compenso di 48.000 euro sia stato versato in nero. Sul quotidiano si legge che, poche ore prima che La7 decidesse di sospendere Non è L’Arena, gli agenti della Dia abbiano perquisito l’abitazione di Giletti.

L’Ansa tiene in considerazione questa ipotesi e, inoltre, sostiene che il nocciolo della questione sia legato a questioni strettamente pragmatiche. “Dietro la sospensione di Non è L’Arena ci sarebbe una disparità di vedute tra il conduttore e il direttore di rete Andrea Salerno sul taglio del programma, in particolare sulle puntate dedicate alla mafia […]. Problemi sarebbero nati anche in relazione alla non soddisfacente raccolta pubblicitaria del programma”.

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