Belve, botta e risposta a distanza tra Raoul Bova e l’ex suocera

Abbiamo lasciato Raoul Bova stranamente illeso dagli affondi di Francesca Fagnani a Belve. Nell’intervista andata in onda il 3 Ottobre, non ci sono stati particolari guizzi, o risposte pungenti da parte dell’attore. Decisamente un buco nell’acqua per la conduttrice che, in finale, ha impersonato il ruolo del docente che cerca di salvare l’alunno da una insufficienza. Ovvero, facendogli la tipica domanda a piacere. Neppure di fronte a questa battuta, Bova ha battuto ciglio, rimanendo impassibile.

L’unico momento in cui c’è stato un leggero sussulto nel diagramma piatto dell’intervista, è stato di fronte all’argomento più spinoso della sua vita: il divorzio. Non dall’ex moglie Chiara Giordano, bensì dall’ex suocera, l’avvocato divorzista Annamaria Bernardini De Pace. La donna, molto amata anche dal regista Gabriele Muccino e velocemente salutata da Francesco Totti nella fase iniziale del divorzio da Ilary Blasi, ha sicuramente lasciato il segno anche sull’ex genero.

Fagnani: Lei quando si è fidanzato con la figlia lo aveva capito o è andato contro il suo destino così?

Bova: Beh quelle sono le cose impulsive di cui parlavo. Non ragioni, non rifletti e lo fai perché in quel momento ami.

Insomma Raoul sapeva bene chi era la sua futura suocera ma, per amore di Chiara, ha fatto finta di non vedere l’eventuale pericolo. Ed anche se l’avesse visto e soppesato, il sentimento che aveva lo avrebbe spinto ugualmente alle nozze.

Belve, Bernardini De Pace commenta la puntata: “Lo conoscevo più allegro”

Intervistata ai microfoni di Un giorno da pecora, la Bernardini De Pace ha commentato la puntata e soprattutto la verve di Bova, stranamente spenta.

Ho visto Belve, è stato un po’ noioso. Le domande e le risposte erano relative. Mi è piaciuta tanto Patty Pravo, gli uomini meno. […] Lo conoscevo più allegro, più partecipe, più polemico anche. Ieri sera mi è sembrato troppo buono.

Ovviamente si è passati subito alla famosa lettera, quella scritta e pubblicata sui giornali all’epoca, dedicata al genero. Un passaggio colpisce particolarmente l’attenzione.

Caro genero degenerato, vai e non tornare […] Non hai né fegato né cuore, caro genero o degenero per meglio dire. La tua forza a letto dura il tempo di uno spot. Sei un uomo a breve termine di conservazione, scaduto.

Ma la regina del Foro ha sempre negato fosse riferita a Raoul ed ha ribadito che l’ha scritta ben prima del divorzio. Anche se lui, non ne sembra così convinto.

Lei dice che non parlava di me. Sono cose che fanno le persone che hanno un grosso dolore; cercano di sfogare con la rabbia attraverso qualsiasi mezzo per danneggiare l’altro, pensando che il dolore poi si attenui. Ma penso che alla fine sia un boomerang, il dolore torna indietro.

A confermarlo ancora la Bernardini De Pace sempre nella stessa intervista a Rai Radio Uno:

Ha detto la verità. Tutti vi siete fissati che era per lui. Lui ha detto che io sostengo di non averla scritta contro di lui, ed è così, è stato buonissimo e corretto. Io l’ho scritta un anno prima che succedesse tutto. Ho testimoni che quella lettera non era per lui. Il compagno di Simona Ventura, Giovanni Terzi, sa bene che non era per Raoul.

Allora tutti felici e contenti ed è tutto superato? Tornati amici? A questa domanda Raoul ha riso di gusto. Lo prendiamo per un no.