Di recente l’ex fidanzato di Yulia Bruschi, Simone Costa, è tornato a parlare della loro relazione e di quanto accaduto tra di loro tra l’11 e il 12 settembre 2024 prima dell’ingresso della ragazza nella Casa del Grande Fratello. Nel corso di un’intervista rilasciata a Fanpage.it, l’imprenditore ha raccontato nel dettaglio che cosa gli avrebbe fatto la gieffina e cosa sarebbe successo in seguito.
Ecco le sue parole: “Quando sono uscito dall’ospedale mi sono detto che dovevo rimanere calmo, tanto a breve sarebbe partita per il Grande Fratello. Volevo solo che uscisse di casa. Si è scusata e ha aggiunto che mi amava e che ero l’uomo della sua vita. Mi rendo conto che è una vicenda assurda, priva di qualsiasi senso logico. Sono entrato nella Casa perché ho un lavoro che mi rende conosciuto da tutti, la mia parola ha un valore. Visto che tutti sapevano che stavo con questa ragazza, e dato quello che stava accadendo nella Casa tra lei e un altro, volevo distaccarmi da lei anche pubblicamente. Volevo che le persone, anche a Lucca, capissero che con lei non avevo più nulla a che fare. Avevo una enorme pressione addosso, le persone mi prendevano in giro anche perché quasi nessuno conosceva la storia del bicchiere. Avevo detto che ero caduto e avevo battuto lo zigomo. E poi volevo che si togliesse l’anello, per una forma di rispetto“.
Grande Fratello, Simone Costa racconta la verità su Yulia Bruschi
Ha poi continuato: “L’ultima cosa che mi ha detto Yulia è che voleva costruire una famiglia insieme a me, voleva un figlio e andare a vivere in campagna. (Ride, ndr) Spero che questo capitolo della mia vita finisca al più presto. Cicatrice a parte, adesso sono salvo. Non so cosa sarebbe accaduto se non fosse entrata nella Casa. Probabilmente adesso dirà che l’ho picchiata ma quel 12 settembre l’hanno vista tutti – la polizia e il mio avvocato ad esempio – e sanno che era in condizioni perfette. Poi alle 15 sono venuti a prenderla quelli del GF con un van“.
Infine ha aggiunto: “Mi chiedo spesso cosa sarebbe accaduto se, invece che uomo, fossi stato donna. Se una persona è violenta, perché le diamo visibilità e la possibilità di diventare un modello di riferimento per le ragazzine? Io ho uno sfregio lungo 8 centimetri. Non riesco a capire come si possa tollerare una cosa del genere in tv, non è un gioco per me. Non sto cercando vendetta, cerco giustizia. Me ne sono andato in Cile, lontano da tutti, perché sono stanco di quelli che mi fissano la cicatrice chiedendosi come me la sia procurata. (…) Mi fa rabbia che una cosa coì grave passi sotto traccia così: la vittima in silenzio mentre il carnefice diventa una star“.
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