Britney Spears: nuove rivelazioni dal suo libro ‘The Woman in Me’

Ginevra Talocci
  • Laureata in Scienze Politiche
  • Autrice premiata agli Italian Mission Award
25/10/2023

Britney Spears: nuove rivelazioni dal suo libro ‘The Woman in Me’

Ancora nuove rivelazioni dall’ultimo libro dell’artista pop Britney Spears, uscito ieri 24 Ottobre, in tutte le librerie del mondo. A trarne beneficio le amiche, vero pilastro quando la famiglia le ha voltato le spalle.

Ieri è uscita in tutte le libreria l’autobiografia The Woman in Me della reginetta del pop, Britney Spears, che in questi stessi giorni ha festeggiato i 25 anni dall’uscita del suo primo successo: Baby One More Time. Un libro polveriera che già dai primi stralci apparsi su Vogue e su Us Weekly, ha svelato molti dettagli della sua vita personale. Al momento ad uscirne ammaccati nell’onore e nell’immagine pubblica sono soprattutto gli uomini che l’hanno accompagnata in questi anni. Partendo dall’ex collega e fidanzato, il cantante Justin Timberlake del quale, a soli 19 anni, era rimasta incinta. Una gioia per Britney mentre un problema per Justin che non si sentiva ancora pronto per diventare padre e le chiese di abortire. Seppur a malincuore, la Spears interruppe la gravidanza, ed il massimo della consolazione fu sentire Justin suonare la chitarra.

Presi delle pillole, fui colta da crampi lancinanti, andai in bagno e rimasi sul pavimento a urlare e singhiozzare per ore, chiedendomi se stessi per morire. Non mi portarono in ospedale. Justin prese la chitarra e si mise vicino a me.

Non va meglio al padre, Jamie, che per 14 lunghissimi anni ne ha avuto la tutela e la trattava come se fosse un robot, oltre ad accusarla di essere troppo grassa.

Mi diceva sempre che sembravo grassa e che avrei dovuto fare qualcosa per sistemare la situazione. Sentire di non essere mai abbastanza brava è uno stato d’animo tremendo.

Britney Spears e le donne della sua vita: dalla sorella Jamie Lynn a Madonna e Paris Hilton

Non sono solo gli uomini ad aver deluso enormemente Britney ma anche la sorella minore Jamie Lynn. Durante la conservatorship è stata ricoverata per mesi in una centro per la salute mentale e l’ha più volte supplicata di farla uscire. La risposta fu gelida:

Smettila di lottare. Non c’è niente che tu possa fare, quindi smetti di lottare.

Non andò meglio una volta terminata la tutela del padre:

Io e mia sorella avremmo dovuto trovare conforto l’una nell’altra, ma purtroppo non è stato così. Mentre io lottavo contro la tutela e ricevevo molta attenzione da parte della stampa, lei stava scrivendo un libro che ne traeva vantaggio.

E’ andata meglio lato amicizie, soprattutto nell’ambito vip a partire da un’icona come Madonna. Per Britney, che già la considerava il suo mito, fu ancora più confortante trovare in lei un’amica che la capiva nel momento più buio della sua vita.

Fin da piccola volevo essere come lei. […] In Madonna ho trovato una mentore. La suprema fiducia di Madonna mi ha aiutato a vedere molto della mia situazione con occhi nuovi. Lei è una delle poche che ha capito che stavo passando. Avevo bisogno di una guida in quel momento. In passato mi ha anche iniziato alla Kabbalah; mi ha anche regalato un baule pieno di libri sullo Zohar.

Durante le prove per i VMA ebbi l’idea di includere Madonna in Me Against the Music. Quando lavorava con me ero stupita dal modo in cui Madonna si rifiutava di compromettere la sua visione artistica e la sua integrità. È stata una lezione importante per me.

Un’altra amica del cuore in un periodo difficile è stata l’ereditiera dell’impero Hilton, Paris che ha offerto la sua gentilezza e la sua spensieratezza a Britney. All’epoca la cantante era totalmente assorbita dal lavoro e dalla necessità di soddisfare le aspettative di chi gli era attorno.

In lei ho trovato uno spirito affine in alcuni momenti della mia vita. Lei è una delle persone che è stata più gentile con me quando avevo davvero bisogno di gentilezza. Mi ha incoraggiato a divertirmi per la prima volta. Fino ad allora avevo solo pensato al lavoro e a compiacere gli altri, a rispettare le direttive che arrivavano dal mio team. Però su noi due hanno esagerato. Le nostre serate non sono mai state così selvagge come la stampa ha fatto credere.

Non manca un riferimento alla collega Christina Aguilera a cui lancia una frecciatina sui suoi modi di fare molto ‘allegri’ all’epoca del Mickey Mouse Club.

Durante i nostri tour e show io e l’Aguilera abbiano condiviso alcuni ballerini. Quando mi è capitato di uscire con i ballerini io non potevo bere, mi era vietato, mentre Christina l’ho vista molto allegra diciamo. Avrei voluto lasciarmi andare come lei. Sarebbe stato bello bere qualcosa con loro, diventare ribelle, sfacciata, divertente.

Chissà se i diretti interessati replicheranno a queste affermazioni o preferiranno passare avanti.

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