Esterno Notte, stasera su Rai 1 la serie evento di Marco Bellocchio: trama e anticipazioni

Da stasera, lunedì 14 novembre, e per altre due serate andrà in onda in prima serata su Rai 1 Esterno Notte. La miniserie, diretta da Marco Bellocchio, affronta il drammatico racconto del rapimento di Aldo Moro attraverso punti di vista differenti. Scopriamo tutto sui primi due episodi nelle anticipazioni.

Nel 2003, Bellocchio aveva diretto Buongiorno, notte, che raccontava il medesimo e importantissimo fatto di cronaca. A 19 anni di distanza ha deciso di recuperare la vicenda per arricchirla di una nuova visione, includendo uno sguardo anche a ciò che accadde al di là del covo delle Brigate Rosse. “Ho voluto stavolta farne una serie – ha dichiarato il regista – per raccontare l’Esterno di quei 55 giorni italiani, stando però fuori dalla prigione tranne che alla fine, all’epilogo tragico. Esterno notte perché stavolta i protagonisti sono gli uomini e le donne che agirono fuori della prigione, coinvolti a vario titolo nel sequestro: la famiglia, i politici, i preti, il Papa, i professori, i maghi, le forze dell’ordine, i servizi segreti, i brigatisti in libertà e in galera, persino i mafiosi, gli infiltrati”.

Esterno Notte è stata presentata in anteprima al Festival di Cannes 2022, riscuotendo applausi scroscianti. Lo script porta la firma di Marco Bellocchio, Stefano Bises, Ludovica Rampoldi, Davide Serino. La serie Rai, in sei episodi, è prodotta da Lorenzo Mieli per The Apartment (società del gruppo Fremantle), con Simone Gattoni per Kavac Film, in collaborazione con Rai Fiction, in coproduzione con Arte France.

Nel cast, Fabrizio Gifuni nel ruolo di Aldo Moro, Margherita Buy (Eleonora), Toni Servillo (Paolo VI), Fausto Russo Alesi (Francesco Cossiga), Gabriel Montesi (Valerio Morucci), Daniela Marra (Adriana Faranda).

Esterno Notte, anticipazioni prima puntata della serie con Fabrizio Gifuni

Episodio 1, “Aldo Moro”

Aldo Moro non è stato ancora rapito e sta lavorando per far nascere il primo governo di unità della storia della Repubblica con l’appoggio esterno del Partito Comunista Italiano. Da un lato, Moro è alle prese con il malcontento dei rappresentanti delle varie correnti del suo partito. Dall’altro, s’impegna per ottenere la garanzia del voto di fiducia del segretario del PCI Enrico Berlinguer. Il “compromesso storico” di cui Moro è primo promotore, però, suscita malumori ovunque: non solo a Montecitorio ma anche tra gli studenti universitari de La Sapienza e persino in Vaticano. Intanto Adriana Faranda, Bruno Seghetti e Raffaele Fiori, membri della “colonna romana” delle BR, rapiscono Moro il 16 marzo 1978, dopo aver ucciso in via Fani i cinque uomini della sua scorta.

Episodio 2, “Il Ministro dell’Interno”

Francesco Cossiga, neo ministro dell’Interno, presiede il Consiglio di guerra convocato in seguito al rapimento di Aldo Moro. Domenico Spinella, capo della Digos, vorrebbe coinvolgere i responsabili della sicurezza del PCI nelle indagini, ma i colonnelli del Consiglio si oppongono. Intanto, la brigatista Adriana Faranda viene riconosciuta da più testimoni come colei che avrebbe acquistato le finte divise da aviatore servite al commando di brigatisti per appostarsi senza dare nell’occhio.

Nei controlli a tappeto che seguono, gli agenti di Polizia arrivano fino al covo di via Gradoli, dove si nascondono i brigatisti Mario Moretti e Barbara Balzerani. Quando nessuno gli apre, però, invece che sfondare la porta desistono. Steve Pieczcenik, consulente americano specializzato in rapimenti di ostaggi, suggerisce al ministro dell’Interno di screditare Moro, così da rendere inattendibile qualsiasi sue eventuale confessione. Al tempo stesso, gli consiglia di fingere di aprire una trattativa con le BR per poi forzarli a una resa incondizionata.