Maneskin, matrimonio a quattro con tanti ospiti VIP: la stampa li stronca

Chiara Carnà
  • Laureata in lettere e filosofia
  • Esperta in cinema e televisione
20/01/2023

Maneskin, matrimonio a quattro con tanti ospiti VIP: la stampa li stronca

Il matrimonio a quattro dei Maneskin, celebrato in occasione del lancio del nuovo album Rush!, si è tenuto a il 19 gennaio Roma, a Palazzo Brancaccio. L’evento ha riunito una schiera di Vip internazionali.

Non c’è dubbio che ai Maneskin non piaccia passare inosservati e l’evento di lancio del loro nuovo album Rush! non è che la conferma. La band vincitrice del Festival di Sanremo e dell’Eurovision Song Contest ha presentato nella Capitale la sua ultima fatica musicale e, per l’occasione, ha messo in scena un vero e proprio matrimonio a quattro a Palazzo Brancaccio. A celebrare il loro amore eterno, tantissimi ospiti famosi, da Fedez a Dybala.

Ad anticipare l’album è stato il singolo Gossip. Per l’occasione, il frontman Damiano David ha detto addio alla sua chioma e ha presentato il suo nuovo look rasato. Nella giornata di giovedì 19 gennaio, Damiano, Victoria De Angelis, Ethan Torchio e Thomas Raggi hanno alzato il tiro. In occasione dell’uscita di Rush!, disponibile dalla mezzanotte del 20 gennaio, i quattro musicisti si sono sposati. Ad officiare la cerimonia – che si è svolta in piena regola ed in una sala allestita per l’occasione – è stato Alessandro Michele, ex direttore creativo di Gucci.

L’evento, organizzato da Spotify Global, ha chiaramente valenza simbolica. L’obiettivo dei Maneskin, da sempre, è stravolgere le convenzioni ed inneggiare alla libertà di essere chiunque si desideri. Meglio se in una cornice trasgressiva e imprevedibile. In questa occasione, tuttavia, niente look estremi, denti d’oro o capezzoli in vista. Le quattro giovani superstar hanno camminato verso l’altare vestiti di bianco e con bouquet di rose rosse in mano: Vic e Ethan in tenuta da spose, con ampia gonna e velo di pizzo. Thomas e Damiano in elegante completo. Conclusa la cerimonia (con tanto di lancio del riso, rigorosamente nero), è il momento del taglio dell’enorme torta total black, seguito dal tradizionale lancio del bouquet e dall’attesa performance live.

Non è mancato il bacio di rito, ma non fra tutti. Damiano e Victoria, infatti, hanno bypassato il momento, che però hanno entrambi condiviso con gli altri due membri della band. Forse Giorgia Soleri, fidanzata del frontman, non avrebbe apprezzato? Gira voce che tra le due non scorra buon sangue e che la De Angelis non abbia partecipato alla festa di compleanno di Damiano David proprio per non infastidire la modella ed influencer.

Pioggia di Vip al Matrimonio Maneskin, ma la stampa boccia Rush!

Damiano, Victoria, Ethan e Thomas sono delle icone glamour a tutti gli effetti. Non a caso, al loro ‘grande giorno’ ha partecipato uno stuolo di grandi nomi internazionali della musica, del cinema e persino dello sport. Ad ogni cerimonia nuziale che si rispetti, del resto, non possono mancare degli invitati all’altezza. In tanti sono accorsi a Roma per prendere parte all’eccentrico matrimonio dei Maneskin. Agli ospiti è stato chiesto di rispettare un dress code. Tema della serata: “Rock in love”. 

Presenti il regista Baz Luhrmann, l’attrice Sabrina Impacciatore e Paolo Sorrentino. Immancabile Manuel Agnelli, da sempre grande sostenitore dei Maneskin. E poi Fedez, Machine Gun Kelly, Dybala, Fletcher Donohue, Benedetta Porcaroli, Cathy La Torre e Floria Sigismondi.

La band più rock del momento, ora più unita che mai, è pronta per scalare le classifiche? Non è detto. Rush!, infatti, è stato accolto con freddezza dalla stampa, In particolare, la rivista statunitense The Atlantic ha stroncato l’album, in gran parte in inglese, senza andare per il sottile. Nell’editoriale, dal titolo Questa è la rock band che dovrebbe salvare il Rock and Roll?, Spencer Kornhaber ha scritto che, evidentemente, il fascino della band non risiede nella loro musica.

Le canzoni dei Maneskin sono chiaramente riciclate, così sfacciatamente mediocri, tanto che l’idea del gruppo che accende una guerra culturale tra rock e pop – e con essa, stereotipi su realtà e falsità, passione e prodotto – sembra nella migliore delle ipotesi tragica.

Aspre critiche anche per le coreografie della band, che il critico americano definisce ‘flosce’. La stoccata finale dell’editoriale sostiene inoltre che l’ascesa dei Maneskin non è altro che il segnale del fatto che, nell’attuale industria musicale, il rock «può esplodere nello stesso modo in cui possono farlo le melodie della Disney. Basta un’esposizione televisiva memorabile».

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