Ilary Blasi, la foto in copertina di “Che Stupida”: dov’è stata scattata

La conduttrice romana Ilary Blasi tra poco più di una settimana arriverà nelle librerie con il suo romanzo autobiografico intitolato “Che Stupida”. Nel suo libro svelerà altri dettagli su com’è finito il matrimonio con l’ex calciatore della Roma Francesco Totti. La showgirl ha voluto rivelare com’è nata l’idea della copertina del libro.

Ilary Blasi, dov’è stata scattata la foto in copertina di “Che Stupida”

Alcune settimane fa Ilary Blasi ha annunciato l’uscita del suo primo libro “Che Stupida” nelle librerie a partire dal prossimo 30 gennaio. Il romanzo autobiografico racconterà la sua verità e la sua storia di rinascita dopo la separazione dall’ex marito Francesco Totti. I fan credevano che dopo aver rilasciato il documentario “Unica”, uscito su Netflix lo scorso 24 novembre, la conduttrice non avesse altro da raccontare.

La showgirl ha stupito tutti invece perché nonostante nel suo docu-film abbia messo in luce diverse verità sul suo rapporto con l’ex marito Francesco Totti e le motivazioni della loro rottura, ha ancora molto da aggiungere. ““Che stupida” è una storia di dolore e di rinascita, la mia“, ha spiegato la conduttrice sui social. E’ stato proprio in un post Instagram che ha annunciato la pubblicazione del suo nuovo romanzo in uscita il prossimo 30 gennaio.

In copertina sul libro “Che Stupida” c’è una foto del suo volto, semi- nascosto da un ingombrante cappello di paglia che le lascia in vista soltanto le carnose labbra. La Blasi ha voluto rivelare nelle ultime ore dove e quando sia stata scattata la foto che ha scelto come immagine per presentare il suo primo libro. Lo scatto è stato realizzato nell’agosto 2022 in Croazia e la fotografa è stata sua sorella Silvia Blasi. “Behind the scenes“, ha scritto la conduttrice vicino all’immagine condivisa.

Gli amici mi chiamano “Ice Princess”, la principessa di ghiaccio. E non perché porti spesso i capelli dello stesso colore di Elsa di Frozen, ma perché non mi faccio dominare dalle emozioni. Le vivo fino in fondo, sia chiaro. La felicità, la tristezza, l’entusiasmo, la nostalgia, il dolore… lascio che mi riempiano, tuttavia salvaguardo il ponte di comando della nave: quello spazio deve rimanere sgombro per l’azione, in caso di imprevisti. Avevo l’impressione che una marea scura si stesse allargando dentro di me e arrivasse a lambire il ponte. Non mi ero mai dovuta sforzare per rimanere razionale, quella volta sì. “Che stupida” è una storia di dolore e rinascita, la mia. Con un finale inatteso

 

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