Chiara Nasti, bufera per il costosissimo regalo a se stessa, la reazione tranchant

Inevitabilmente e puntualmente, Chiara Nasti fa rima con polemica. La giovane influencer, sempre più vicina alle nozze con il suo Mattia Zaccagni (fissate per il prossimo 17 giugno), ha condiviso su Instagram un reel in cui sfoggia l’ultimo scintillante regalo che si è concessa. In men che non si dica, è scoppiata la bufera, prontamente messa a tacere dalla venticinquenne che, com’è noto, non ha peli sulla lingua.

Chiara ha scelto di seguire un trend molto in voga tra le neo mamme, reinterpretandolo a modo suo. Stiamo parlando del calco del pancione, un ricordo indelebile del corpo in dolce attesa da conservare per sempre. La Nasti, che ha un debole per tutto ciò che luccica, meglio se kitsch, ha commissionato ad un’artista il calco del suo seno e del pancione di quando era incinta del piccolo Thiago… ma con un tocco in più. Il prodotto finale, infatti, è ricoperto di sfavillanti cristalli Swarowski. Un dono prezioso e decisamente appariscente, che di certo non è passato inosservato.

Chiara Nasti, il calco del pancione scatena i social, lei reagisce: “Avevo dimenticato che…”

La bella napoletana ha fatto il callo alle critiche, il più delle volte fini a se stesse, che la perseguitano qualsiasi cosa faccia. Così è stato per il gender reveal party allo Stadio Olimpico, durante tutta la sua gravidanza e, infine, sul modo in cui accudisce suo figlio Thiago. Un’opera tanto peculiare come il calco del pancione tempestato di cristalli non poteva venir meno alla regola.

Gli haters si sono scatenati, scrivendo commenti quali: “Ti capita mai di fare cose che non siano tamarrate da cafoni di bassa lega?” La futura sposa di Mattia Zaccagni, ad ogni modo, ha risposto a tono: “No… Non hai capito che mi piace strafare?” A chi ha definito l’autoregalo una ‘grezzata’, Chiara Nasti ha replicato: “Una cosa così bella… Portavo il mio bimbo in grembo. Cosa ti turba? Il fatto che sia diversa dal classico calco che fanno tutte? Cavolo, per un attimo avevo dimenticato che fossimo in Italia dove ogni cosa nuova viene vista male perché magari non ci arrivate in primis voi stessi“.

Che la Nasti piaccia o meno, non si ripeterà mai abbastanza che ciascuno è libero di spendere i propri guadagni come meglio crede. E che, ancora una volta, un bel tacer non fu mai scritto.