Belve, Teo Teocoli Choc su una Famosa Showgirl: “E’ un travestito”

Ginevra Talocci
  • Laureata in Scienze Politiche
  • Autrice premiata agli Italian Mission Award
24/04/2022

Belve, Teo Teocoli Choc su una Famosa Showgirl: “E’ un travestito”

La carriera di Teo Teocoli è stata un diagramma pieno di alti e bassi. Questo perchè Teo si è sempre autosabotato quando era all’apice. In questo quadro di grande cognizione di sè e delle proprie capacità, si incastra una vita molto sofferta da bambino e la fama di avere un caratteraccio. Sicuramente lo sanno le donne che ha avuto e quelle che ha bramato. Anche se particolari.

La puntata di venerdì 22 Aprile di Belve,  condotto dalla sempre pungente Francesca Fagnani, ha ospitato per la seconda volta, dopo Morgan, un uomo. Stavolta protagonista il “gorilla di montagna”, come si è autodefinito Teo Teocoli. Lo showman, infatti, si rivede in un animale forte ma anche tranquillo e taciturno. Il comico, nato a Taranto e cresciuto a Milano, ha fatto un excursus sulla sua vita, da quella familiare – con un padre-padrone che viveva sulle spalle della madre sarta – a quella sentimentale, affollatissima.

Tra le storie annoverate da Teo, che non ha nascosto di averle provate tutte – “sesso, droga e rock and roll” – ci sono anche le sorelle Loredana Bertè e Mia Martini. La prima a conoscerlo fu Loredana, durante il musical Hair, in cui lavorava gomito a gomito con Renato Zero.

Con Loredana Bertè siamo stati anche un po’ fidanzati, ma anche con Mia Martini… Non contemporaneamente, eh! Lei venne a dirmi che Loredana era stata un po’ male. Poi, Mia si innamorò di me mentre difendeva la sorella. Con lei credo di avere avuto un rapporto breve, ma sono stato talmente bene con quella ragazza… Ascoltavamo la musica, andavamo al cinema, ci sentivamo proprio bene.

Belve, i “travestiti irresistibili” di Teo Teocoli

La Fagnani ha chiesto conto a Teocoli di una dichiarazione rilasciata in una passata intervista, in cui affermava che non aveva mai avuto esperienze omosessuali ma che il pensiero lo aveva sfiorato. La risposta su chi avesse scatenato tali pensieri è scioccante.

Negli anni 60, c’erano i travestiti che erano una roba da perdere la testa. Quella più forte, che c’ho pensato molto, è stata Amanda Lear, che io ho conosciuto a 17 anni, era musa di Salvador Dalì. La vedevo passare in casa di Salvador Dalì dove io molto spesso andavo e… Me la sarei fatta. Ma lei non mi guardava neanche di striscio, non gliene fregava niente. Sai, c’era Salvador Dalì di mezzo.

Decisamente un’affermazione forte. E, come cantava Piotta in Supercafone, riparte il dilemma delle ultime 3 generazioni: “Ma Amanda Lear è una femmina o un maschio?”

Amanda Lear ha smentito pubblicamente questa incorreggibile leggenda metropolitana sul suo conto a marzo, in un’intervista a La Stampa. Chissà se replicherà alle sfacciate dichiarazioni di Teo Teocoli o lascerà correre?

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