Sanremo 2023, mazzata per Amadeus: maxi multa Agcom e richiamo per ‘istigazione alla violenza’

Chiara Carnà
  • Laureata in lettere e filosofia
  • Esperta in cinema e televisione
16/06/2023

Sanremo 2023, mazzata per Amadeus: maxi multa Agcom e richiamo per ‘istigazione alla violenza’

Agcom multa la Rai: la rete è stata sanzionata per la pubblicità occulta durante Sanremo. Tra le violazioni, lo spazio eccessivo concesso ai social da Amadeus e Chiara Ferragni. E sul Caso Blanco, scatta il richiamo.

Il Festival di Sanremo 2023 ha riscosso un grandissimo successo sui social, grazie alla presenza della regina di Instagram Chiara Ferragni. Tuttavia, l’imprenditrice digitale e Amadeus, conduttore e direttore artistico della kermesse, hanno calcato troppo la mano, finendo per commettere più di un passo falso. L’intera faccenda è finita nel mirino dell’Agcom e il risultato è stato una sanzione salata per la Rai, unita ad un richiamo.

Chiara Ferragni è stata la co-conduttrice della prima e dell’ultima serata di Sanremo 2023. Il suo ruolo, immancabilmente, ha scatenato reazioni divisive. Quel che è certo, ha acceso i riflettori sul mondo dei social network. La kermesse più importante d’Italia e il mondo di Mark Zuckerberg, infatti, non sono mai stati tanto connessi come nell’ultima edizione e persino Amadeus si è lasciato contagiare. La moglie di Fedez, durante la serata di debutto della rassegna, ha creato ed aperto in diretta un profilo Instagram al conduttore, che in un baleno ha fatto incetta di followers.

Il siparietto accattivante, tuttavia, celava una serie di violazioni. Sia la piattaforma che l’account di Amadeus, infatti, sono stati oggetto di promozione non regolamentata. In poche parole, di pubblicità occulta. Ecco perché è scattata la multa.

Sanremo 2023 e Instagram, multa Agcom di 170mila euro: “Amadeus apra il portafogli”

In una nota diffusa da AdnKronos, Agcom comunica di aver sanzionato la Rai per oltre 170 mila euro per avere violato, durante il Festival di Sanremo 2023, le disposizioni per la corretta segnalazione dei messaggi pubblicitari. Malgrado, nei mesi passati, sia Amadeus che Stefano Coletta abbiano assicurato di non aver stipulato alcun accordo di sponsorizzazione con Instagram, Agcom ha rilevato delle violazioni.

Le violazioni accertate riguardano cinque episodi di mancata indicazione dell’inserimento di messaggi pubblicitari e il caso della pubblicità occulta del social network Instagram e del profilo del conduttore Amadeus.

La reazione di Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia e componente della Commissione di Vigilanza Rai, ha fatto il giro del web. “Perché deve pagare l’azienda e quindi i cittadini? – ha tuonato – Amadeus apra il portafoglio, strapagato come è, e si assuma le sue responsabilità“. Per evitare che siano i cittadini a rimetterci, con i soldi del canone, Gasparri ha annunciato che approfondirà la faccenda con un’interrogazione in Commissione Parlamentare di Vigilanza. “Se Amadeus ha sbagliato, non deve essere la Rai a pagare” ha chiosato.

Blanco, richiamo alla Rai per istigazione alla violenza

Non è tutto. Le intemperanze di Blanco, ospite della serata di apertura di Sanremo 2023, sono costate alla Rai un severo richiamo. Il giovane artista, all’anagrafe Riccardo Fabbriconi, durante l’esibizione ha preso a calci e scaraventato a terra le rose e le fioriere che facevano parte della scenografia. Tutto perché non sentiva la sua voce in cuffia. L’episodio si è trasformato in un caso mediatico che ha assunto proporzioni esorbitanti. Addirittura, si è fatta avanti l’ipotesi che il cantante finisse in carcere.

L’incresciosa vicenda, infine, è stata identificata da Agcom come istigazione alla violenza. “Con riferimento all’esibizione del cantante Blanco, – si legge sulla nota – il Consiglio dell’Autorità, a maggioranza, con l’astensione del presidente e il voto contrario della Commissaria Giomi, ha richiamato la Rai per il mancato rispetto della dignità umana e l’istigazione alla violenza e per non aver ottemperato agli obblighi, previsti dal vigente contratto di servizio, di promozione e diffusione di contenuti che valorizzano i principi di tutela della legalità e della dignità della persona, come declinati nel vigente contratto di servizio”.

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