Pochi giorni fa sono terminate le riprese della seconda e attesissima stagione di Mina Settembre. A darne l’annuncio via social è stata la protagonista, Serena Rossi, che non vede l’ora di riportare in tv l’eroina partenopea. I nuovissimi episodi dovrebbero andare in onda su Rai1 entro la fine dell’anno. Nell’attesa, da stasera – domenica 29 maggio, ore 21.25 – tornerà in onda in replica la prima stagione della fiction che ha conquistato milioni di telespettatori.
La serie, diretta da Tiziana Aristarco, è liberamente ispirata ai racconti di Maurizio De Giovanni. La protagonista, Gelsomina Settembre, detta Mina, vive a Napoli e fa l’assistente sociale in un consultorio familiare nel centro storico della città. Mina è tornata a vivere con l’ingombrante madre Olga dopo la dolorosa separazione dal marito, il magistrato Claudio De Carolis. Nonostante la sua vita privata sia decisamente turbolenta, Mina è una donna che mette anima e corpo nel proprio lavoro, che vive come una missione, ed è sempre pronta ad aiutare chi ha bisogno.
Accanto a Serena Rossi, nel cast troviamo anche Giuseppe Zeno (Domenico Gambardella), Giorgio Pasotti (Claudio De Carolis), Valentina D’Agostino (Titti Ferrari D’Aragone), Christiane Filangieri (Irene) e Marina Confalone (Olga).
Mina Settembre, trama della prima puntata
Episodio 1 – Un giorno di settembre a dicembre. Il Natale è alle porte e la vita di Gelsomina, detta Mina, ha appena subito un brusco cambiamento. Si è appena separata dal marito Claudio, che l’ha tradita con una ragazza, e cerca conforto sulla spalla della sua migliore amica Titti. Nel mentre, è tornata a vivere a casa di sua madre Olga, con cui ha un rapporto tutt’altro che idilliaco. Quando tutto sembra andare per il verso sbagliato, nel consultorio dove lavora arriva un nuovo e affascinante ginecologo, Domenico. Insieme a lui si dedicherà al caso di Nanninella, l’amante di un boss.
Episodio 2 – My Fair Lord: Un uomo tenta di buttarsi dal cornicione di un palazzo e solo l’intervento di Mina e Domenico riesce a farlo desistere. Passato lo spavento, resta un grosso problema da risolvere: trovare un lavoro al suicida mancato, padre di famiglia tormentato dal proprio fallimento e terrorizzato dall’idea di perdere l’affidamento dei figli.