Verissimo, Alice Campello racconta delle complicazioni post partum: “Ho rischiato di perdere l’utero”

Ginevra Talocci
  • Laureata in Scienze Politiche
  • Autrice premiata agli Italian Mission Award
29/01/2023

Verissimo, Alice Campello racconta delle complicazioni post partum: “Ho rischiato di perdere l’utero”

Dopo i lunghi giorni passati in terapia intensiva, Alice Campello racconta a Verissimo cosa è andato storto dopo la nascita della sua quartogenita Bella.

Attimi di paura in casa Morata, quando, qualche settimana fa, Alice Campello ha partorito per la terza volta. A raccontarlo la stessa Alice nel salotto di Verissimo a Silvia Toffanin. Il campione dell’Atletico Madrid, Alvaro Morata e la Campello sono diventati marito e moglie a giugno del 2017, scegliendo come location la città romantica per eccellenza: Venezia. Poco più di un anno dopo sono diventati genitori di due gemelli: Leonardo e Alessandro. Ancora a settembre del 2020 è nato Edoardo concludendo – almeno per ora – con la femminuccia, Bella, arrivata il 10 Gennaio di quest’anno.

Il loro amore nasce nel 2014 e da allora non si sono mai lasciati, diventando una delle coppie più solide del mondo calcistico. Ma proprio in occasione del parto, avvenuto alla Clinica Universidad de Navarra di Madrid, Alice ha avuto delle complicazioni che hanno costretto i medici a ricoverarla in terapia intensiva. Per 3 giorni le condizioni della Campello hanno destato preoccupazioni tra i fan della coppia, fino all’annuncio ufficiale: Alice è fuori pericolo.

Verissimo, Alice Campello: “Ho subìto 17 trasfusioni, il sangue non si fermava”

Alice afferma che non è stato assolutamente il parto a darle problemi, anzi, che quello di Bella, avvenuto con cesareo, è stato il migliore dei tre. Il peggio è accaduto dopo, quando uscita dalla sala parto, ha cominciato a sentirsi malissimo. Alzando la coperta, ha visto un’emorragia che ha fatto sbiancare anche Alvaro e poi il buio più totale, fino alle 10 di sera. In un secondo momento, i medici le hanno raccontato che è svenuta e sono stati costretti a farle ben 17 trasfusioni di sangue ma l’emorragia non si fermava. Così come ultima possibilità, le hanno inserito quello che in Spagna chiamano un ‘palloncino nell’utero‘ che ha bloccato l’afflusso. Ora però bisognava aspettare almeno 24 ore per essere certi che tutto fosse andato bene.

I medici mi hanno detto che nel togliere il palloncino, se l’emorragia si fosse fermata, avremmo potuto stare tranquilli, se invece fosse continuata, avrebbero dovuto togliere l’utero altrimenti sarei morta.

Una situazione venutasi a creare in quanto l’utero non si è contratto dopo il parto. Per fortuna tutto si è risolto per il meglio ed Alice è potuta tornare a casa sana e salva. Ma la paura di lasciare Alvaro e i suoi figli soli è stata per lei una grande lezione di vita.

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