Teo Mammucari punge Enrico Papi e Gerry Scotti, lo sfogo contro Mediaset

Tra i volti noti che non faranno parte del palinsesto televisivo Mediaset 2023/2024 c’è anche Teo Mammucari. Il conduttore, a pochi giorni dall’annuncio della sua presenza nel cast di Ballando con le Stelle 2023, ha deciso di togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Intervistato da Il Messaggero, l’ex volto de Le Iene e Tu sì que vales ha raccontato la sua versione dei fatti, senza tralasciare i retroscena più scomodi e punzecchiare illustri colleghi.

Un conduttore che molla il suo programma di punta in corso d’opera non è roba che si vede tutti i giorni. Lo scorso 24 gennaio, la prima serata di Italia 1 ha visto un’impacciatissima Belen Rodriguez al timone de Le Iene senza colui che, nell’ultimo anno, era stato il suo braccio destro. Un paio di giorni dopo è arrivato l’annuncio di Mediaset. Tramite una nota ufficiale non priva di contraddizioni, la rete ha ufficializzato l’uscita di scena di Teo Mammucari ‘come previsto‘ e di comune accordo. Di lì ha poco ha cominciato a circolare la voce di una brutta lite tra il romano e Davide Parenti, patron del programma d’inchiesta.

A quanto pare, invece, a monte della decisione di Teo Mammucari di lasciare Le Iene Show, ci sarebbe stata una perdita d’entusiasmo da parte dello showman e, al tempo stesso, ritrovate velleità artistiche. In particolare, teatrali. A maggio, infatti, il 59enne ha dichiarato a Libero di voler tornare a cimentarsi con il palcoscenico. Ma allora, come sono andate le cose con Davide Parenti? “Davide ha litigato con tutti i conduttori che esistono – ha continuato Teo – Non lo dico io ma i giornali. Io però non ho litigato con lui”.

Teo Mammucari, scottante retroscena sull’addio a Mediaset: “Mi si è gelato il sangue”

Dunque, secondo la versione del diretto interessato, Mammucari ha deciso liberamente di abbandonare la nave targata Mediaset per lasciar spazio a nuove leve più motivate di lui. Davide Parenti potrebbe aver reagito male nell’apprendere la notizia all’improvviso, ma fra i due non c’è stato alcun battibecco. In futuro, ha concluso il conduttore nella già citata intervista, non gli dispiacerebbe tornare in tv con un programma tutto suo. Pochi giorni fa, infine, i canali social di Ballando con le Stelle hanno confermato un rumor in giro ormai da mesi: Teo Mammucari è nel cast dello show di Milly Carlucci e, dal 21 ottobre, lo vedremo cimentarsi con tango, bachata e boogie woogie.

Ai microfoni de Il Messaggero, il romano ha commentato questa nuova avventura cogliendo l’occasione per concedersi un tagliente sfogo anche sull’addio alla rete del Biscione.

Sei anni di Tu sì que vales in mezzo a De Filippi e Scotti – a cui sarò sempre grato – sono stati la consacrazione della mia carriera. Ma, amici di Mediaset, qual era l’alternativa? Mi dicevano: se fai Tu sì que vales anche quest’anno, ti diamo Le Iene. Ma Le Iene di oggi non hanno più bisogno di me. Allora ho chiesto a Mediaset: “Posso fare un programma mio?”. Mi hanno chiesto di fargli uno sconto economico. Uno sconto rispetto ai soldi che dovevo prendere. “Ma come, non dobbiamo parlare del programma?”

Mammucari, a proposito di scelte poco sagge compiute dai piani alti di Cologno Monzese, ha poi messo in mezzo Entrco Papi. La star di Sarabanda, a onor del vero, non ha certo collezionato successi nell’ultimo anno. Eppure i vertici continuano a concederli spazi ed opportunità. “Non è questione di soldi – ha sbottato – ma se non ti danno un programma ti dovrebbero spiegare perché. Soprattutto se gente come Enrico Papi continua ad avere spazio anche senza risultati. Io perché non vengo considerato?”

Nel corso della chiacchierata col popolare quotidiano, che somiglia più ad un’invettiva, è arrivato anche il turno di Gerry Scotti: “Pier Silvio Berlusconi alla presentazione dei palinsesti ha detto: “Tra le novità c’è che Gerry Scotti farà…”. Ho pensato: “che bello, chissà cosa farà di nuovo il mio amico Gerry”. “La Ruota della Fortuna”. Mi si è gelato il sangue. È uno scherzo? Se al popolino vogliamo dare la solita pappa per 30 anni va bene, ma non si chieda ad un artista come me, perché cambia”.