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I 7 Film in Costume con i Vestiti Più Belli

I 7 Film in Costume con i Vestiti Più Belli
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Questa classifica celebra 7 drammi storici dove sete, velluti e abiti iconici non sono solo moda, ma potenti strumenti narrativi e simboli di potere e passione.


Per l’appassionato di cinema, il dramma in costume è un genere che offre un doppio piacere: quello di una narrazione storica avvincente e quello di un’immersione totale nell’arte sartoriale. I film in costume con i vestiti più belli non si limitano a ricostruire l’abbigliamento del passato; lo elevano a una forma d’arte che definisce personaggi, status sociale ed evoluzione narrativa. Per noi, un capolavoro del costume è quello dove il tessuto, il ricamo e la silhouette comunicano tanto quanto le battute degli attori. Sono vere e precise sfilate di storia e lusso.

I 7 film in Costume con i Vestiti più belli di sempre

Stilare questa classifica dei film in costume con vestiti belli è stata una sfida, ma l’abbiamo affrontata con criteri da vero critico cinematografico e storico della moda. La nostra selezione è basata su tre pilastri: l’Iconicità e l’Impatto Culturale (la capacità del costume di influenzare la moda contemporanea o di diventare immediatamente riconoscibile), la Rilevanza Narrativa e Simbolica (quanto il design supporta la psicologia del personaggio e il tema centrale del film) e la Maestria Tecnica e Artigianale (la complessità delle tecniche di realizzazione, dei ricami e la qualità dei materiali utilizzati, spesso premiati con l’Oscar). Solo i film che hanno trasformato il tessuto in arte meritano di essere qui.

Preparatevi a un viaggio che va dal Settecento sfacciato all’opulenza soffocante dell’età vittoriana, dove ogni abito è un monologo silenzioso e ogni corsetto racconta una storia di repressione o ribellione. Ecco i 7 film in cui la moda ha raggiunto la sua vetta cinematografica, ordinati dalla settima alla prima posizione.

7. The Age of Innocence (L’età dell’innocenza)

I 7 Film in Costume con i Vestiti Più Belli

Il capolavoro di Martin Scorsese (1993), tratto dal romanzo di Edith Wharton, è un’immersione nell’alta società newyorkese della Gilded Age (1870-1880). Il film narra la passione proibita tra l’avvocato Newland Archer e la “scandalosa” Contessa Ellen Olenska, in un ambiente dove la reputazione è tutto e le emozioni sono soffocate dalle convenzioni. La trama si svolge attraverso cene formali, ricevimenti e abitudini rigidamente codificate, rendendo il codice sociale il vero antagonista.

I costumi, di Gabriella Pescucci (Premio Oscar), meritano un posto d’onore non per la sfacciataggine, ma per la loro sottigliezza emotiva e precisione storica. La Pescucci ha utilizzato i vestiti come prigioni di tessuto. L’opulenza è presente, ma è pacata, austera e formale. I colori scuri e le silhouette ingombranti simboleggiano la costrizione. Il contrasto sartoriale tra l’eleganza leggermente démodé e sensuale di Ellen e la candida rigidità dei vestiti di May Welland è un colpo di genio, che comunica il conflitto tra libertà (Ellen) e dovere (May) senza bisogno di dialoghi. Questo è un film in cui l’eleganza è sinonimo di repressione, rendendolo un’analisi visiva acuta e uno dei film in costume con i vestiti più belli per la loro intelligenza narrativa.

  • Anno: 1993
  • Regista: Martin Scorsese
  • Protagonisti: Daniel Day-Lewis, Michelle Pfeiffer, Winona Ryder
  • L’Angolo Critico: Scorsese e Pescucci hanno lavorato per assicurare che ogni dettaglio, dai guanti alla texture del tessuto, parlasse di classe e ansia sociale. La fotografia si sofferma su questi dettagli con un’attenzione quasi feticista. L’uso di colori saturi per Ellen (rossi, verdi profondi) in scene cruciali contrasta con i toni pastello di May, un sistema cromatico che definisce il triangolo amoroso. È un’analisi magistrale del potere del non detto.
  • Se ti è piaciuto, guarda anche: Little Women (per la cura nel ricostruire il look di un periodo simile, pur con un tono diverso) e Howard’s End (per il dramma sociale inglese basato sulle classi).
  • Dove vederlo: Disponibile su Sky / NOW e in alcune piattaforme di streaming a pagamento (Ottobre 2025).

6. Elizabeth (Elizabeth) / Elizabeth: The Golden Age (Elizabeth: The Golden Age)

I 7 Film in Costume con i Vestiti Più Belli

Consideriamo il dittico su Elisabetta I per la coerenza e l’evoluzione stilistica. Il primo film (1998) mostra la giovane Elisabetta, vulnerabile e circondata da pericoli. Il sequel (2007) la presenta come la Regina Vergine, un’icona forgiata nel ferro. Entrambi i film raccontano come una donna abbia utilizzato l’immagine e l’abbigliamento per affermare il suo potere in un mondo maschile, trasformandosi in una figura quasi mitologica.

I costumi, ideati da Alexandra Byrne (Premio Oscar per il sequel), sono un’ode all’iconografia del potere Tudor. Nel primo film, i vestiti passano da abiti semplici a corazze di seta e velluto. Nel secondo, gli abiti di Cate Blanchett sono vere e proprie opere architettoniche: rigidi, pesanti e ricamati con perle, oro e gioielli che le tolgono ogni traccia di umanità per elevarla a simbolo. L’uso politico del guardaroba è raramente stato così evidente. L’estetica è mozzafiato, e per questa ragione è uno dei film in costume con vestiti belli che definiscono la regalità cinematografica.

  • Anno: 1998 / 2007
  • Regista: Shekhar Kapur
  • Protagonisti: Cate Blanchett, Joseph Fiennes, Geoffrey Rush
  • L’Angolo Critico: Byrne ha saputo bilanciare l’accuratezza storica con la necessità drammatica. L’uso dei colori è cruciale: il bianco e l’oro per l’immagine della “Regina Vergine”, i rossi e i metalli per simboleggiare la minaccia della guerra. La trasformazione finale di Elisabetta in una figura asessuata e potente, grazie all’uso di parrucche elaborate e colletti alti, è un trionfo della costumistica narrativa.
  • Se ti è piaciuto, guarda anche: Mary Queen of Scots (per il confronto di stile tra regine rivali) e The Tudors (per l’opulenza seriale).
  • Dove vederlo: Disponibili su piattaforme a noleggio (Ottobre 2025).

5. Dangerous Liaisons (Le relazioni pericolose)

I 7 Film in Costume con i Vestiti Più Belli

Il dramma di corte francese del 1788, tratto dal romanzo epistolare, si concentra sui giochi di seduzione, manipolazione e vendetta tra la Marchesa de Merteuil e il Visconte de Valmont. La loro crudeltà sociale è mascherata da un’eleganza estrema, tipica di una nobiltà che ignora la miseria che la circonda. L’ambiente è un teatro in cui i vestiti sono i costumi di scena che nascondono intenzioni oscure.

I costumi, disegnati da James Acheson (Premio Oscar), sono la quintessenza del lusso decadente Rococo. L’abbigliamento non è solo opulento — fatto di broccati, velluti, pizzi di Venezia e code lunghissime — ma è sfacciatamente esagerato. Merita un posto in classifica perché Acheson ha saputo catturare perfettamente l’eccesso di una classe che vive al di sopra delle proprie possibilità e della propria moralità. I costumi sono strumenti di gioco perverso: le parrucche altissime e le maniche gigantesche sono un modo per i personaggi di nascondere la loro vera natura. È uno dei film in costume con i vestiti più belli per la sua capacità di farci percepire il peso e lo sfarzo di una classe dirigente sull’orlo del baratro.

  • Anno: 1988
  • Regista: Stephen Frears
  • Protagonisti: Glenn Close, John Malkovich, Michelle Pfeiffer, Uma Thurman
  • L’Angolo Critico: Acheson ha utilizzato i colori audaci e texture ricche per catturare la frivolezza e l’eccesso della nobiltà. Il design è fondamentale nel definire la gerarchia del potere. Glenn Close indossa abiti che sono vere e proprie armature, con tagli netti e colori potenti (spesso neri e rossi), che riflettono la sua intelligenza strategica. L’attenzione ai dettagli, dai ricami sul gilet di Valmont ai ventagli, è maniacale.
  • Se ti è piaciuto, guarda anche: Barry Lyndon (per la cura estrema nell’illuminazione naturale e nell’abbigliamento del Settecento) e Amadeus (per l’opulenza e la teatralità barocca).
  • Dove vederlo: Disponibile a noleggio su tutte le principali piattaforme digitali (Ottobre 2025).

4. Atonement (Espiazione)

I 7 Film in Costume con i Vestiti Più Belli

Il melodramma romantico di Joe Wright (2007), tratto dal romanzo di Ian McEwan, è ambientato nell’alta borghesia inglese del 1935, prima di precipitare nel caos della Seconda Guerra Mondiale. La storia è una meditazione sulla colpa, l’amore distrutto e la memoria. L’ambientazione nella magione di famiglia, con la sua eleganza estiva, è l’ultimo sprazzo di innocenza prima che la menzogna di una bambina distrugga il futuro di due amanti.

Sebbene il film sia un gioiello per l’abbigliamento anni ’30 in generale, è un singolo capo ad aver garantito al film l’immortalità sartoriale: l’iconico abito da sera verde smeraldo indossato da Keira Knightley (Cecilia). Disegnato da Jacqueline Durran (nominata all’Oscar), l’abito è un capolavoro di semplicità sensuale. Realizzato in seta scivolosa, il suo colore saturo e la sua silhouette fluida catturano l’intera tensione erotica e la passione proibita della scena cruciale. È diventato un’icona culturale per la sua potenza visiva e simbolica, ed è uno dei film in costume con vestiti belli più riconoscibili del XXI secolo.

  • Anno: 2007
  • Regista: Joe Wright
  • Protagonisti: Keira Knightley, James McAvoy, Saoirse Ronan
  • L’Angolo Critico: La Durran ha lavorato per rendere il vestito verde non solo bello, ma un personaggio a sé stante. Il modo in cui la seta riflette la luce e si muove sul corpo è fondamentale per la carica emotiva della scena. L’abito funge da fulcro cromatico e drammatico, contrapponendosi al grigiore e all’orrore della guerra che seguiranno. La sua estetica minimalista e potente ha ridefinito il concetto di eleganza nel cinema in costume.
  • Se ti è piaciuto, guarda anche: Anna Karenina (stesso regista e costumista, per il focus visivo estremo) e The Great Gatsby (per l’opulenza e la moda anni ’20).
  • Dove vederlo: Disponibile su Netflix (Ottobre 2025).

3. Gone with the Wind (Via col vento)

I 7 Film in Costume con i Vestiti Più Belli

L’epopea del 1939, ambientata nel Vecchio Sud americano tra il 1861 e il 1873, è il racconto della resilienza e della caparbietà della viziata Rossella O’Hara. Il film attraversa l’opulenza delle piantagioni, l’orrore della Guerra Civile e la successiva povertà della Ricostruzione. È una saga che usa lo sfarzo per contrastare il dramma e il tessuto per simboleggiare la tenacia della protagonista.

I costumi di Walter Plunkett, pur non vincendo l’Oscar all’epoca, sono un manuale di storia della moda. Il film è rinomato per la sua magnificenza e l’attenzione al dettaglio dei 5.500 costumi utilizzati. Rossella subisce una trasformazione sartoriale che è centrale alla trama: dagli abiti da ballo sfarzosi e frivoli, all’iconico vestito di velluto verde ricavato da una tenda — un simbolo della sua volontà di simulare opulenza e mantenere la dignità nonostante la rovina. Per l’ampiezza della ricostruzione e l’uso narrativo dei capi, è tra i film in costume con i vestiti più belli e storicamente rilevanti del cinema classico.

  • Anno: 1939
  • Regista: Victor Fleming
  • Protagonisti: Vivien Leigh, Clark Gable, Leslie Howard, Olivia de Havilland
  • L’Angolo Critico: Plunkett usò il design in modo magistrale per riflettere lo status. I suoi abiti per Rossella sono sempre leggermente più esagerati di quelli delle altre donne, riflettendo la sua ambizione e il suo desiderio di essere al centro dell’attenzione. Il “vestito tenda” non è solo un momento iconico, ma un esempio di come la costumistica possa condensare un intero tema (la sopravvivenza) in un singolo capo.
  • Se ti è piaciuto, guarda anche: Doctor Zhivago (per la grande epopea romantica e il dramma storico) e Spartacus (per l’ampiezza della produzione e il design storico).
  • Dove vederlo: Disponibile su Prime Video (Ottobre 2025).

2. Death on the Nile (Assassinio sul Nilo)

I 7 Film in Costume con i Vestiti Più Belli

Ci riferiamo qui alla versione del 1978 di Assassinio sul Nilo. Ambientato in Egitto negli anni ’30, il film segue il detective Hercule Poirot a bordo di un lussuoso piroscafo sul Nilo, dove un omicidio interrompe il viaggio di una ricca ereditiera e dei suoi ospiti. La trama è un classico whodunit di Agatha Christie, ma il contesto è un tripudio di glamour esotico e lusso dell’epoca d’oro dei viaggi internazionali.

I costumi di Anthony Powell (Premio Oscar) sono l’apoteosi dell’eleganza coloniale e Art Déco degli anni ’30. Abiti in chiffon, completi di lino bianco impeccabili, cappelli a tesa larga e gioielli scintillanti definiscono un’estetica di lusso esotico che non ha eguali. La pellicola è una vetrina continua di abiti di alta sartoria, che rendono ogni scena un quadro in movimento, perfetto per la nostra classifica. I costumi non solo definiscono il decennio, ma sottolineano la ricchezza e l’ozio della classe alta che si ritrova intrappolata nel dramma. Per il suo fascino ineguagliabile e per essere uno dei film in costume con vestiti belli più raffinati, è irrinunciabile.

  • Anno: 1978
  • Regista: John Guillermin
  • Protagonisti: Peter Ustinov, Bette Davis, Mia Farrow, David Niven
  • L’Angolo Critico: Powell ha utilizzato i colori pastello e i tessuti leggeri (come il lino e la seta) per contrastare il caldo e l’ambiente esotico. Il design dei cappelli e degli accessori era particolarmente cruciale, riflettendo lo status e il tentativo dei personaggi di mantenere la formalità europea in un ambiente alieno. Ogni cambio d’abito era un evento a sé stante.
  • Se ti è piaciuto, guarda anche: Orient Express (versione 1974, stesso costumista e stesso focus sul lusso) e A Room with a View (per l’eleganza estiva dei primi ‘900).
  • Dove vederlo: Disponibile su Disney+ (Ottobre 2025).

1. Marie Antoinette (Marie Antoinette)

I 7 Film in Costume con i Vestiti Più Belli

Il primo posto è riservato al capolavoro visivo e stravagante di Sofia Coppola (2006). Il film è un ritratto anacronistico e pop della regina Maria Antonietta, dall’arrivo adolescente e impreparata alla corte di Versailles fino alla sua dipendenza dagli eccessi del lusso. Il focus non è sulla storia politica, ma sulla sua prigionia emotiva, immersa in un mondo di sfarzo estremo, musica rock e dolciumi.

I costumi di Milena Canonero (vincitrice del suo quarto Oscar) non sono solo accurati; sono una rivoluzione estetica. Canonero ha mescolato l’opulenza del Settecento con una sensibilità contemporanea, utilizzando una palette di colori pastello esagerati, pizzi, nastri e sete per creare un universo visivo che è insieme storico e fantastico. L’abito di Maria Antonietta è una manifestazione della sua personalità: esuberante, frivola e fuori controllo. Per la sua assoluta originalità, bellezza sfacciata e l’influenza che ha avuto sull’estetica moderna, è il culmine assoluto dei film in costume con i vestiti più belli.

  • Anno: 2006
  • Regista: Sofia Coppola
  • Protagonisti: Kirsten Dunst, Jason Schwartzman, Judy Davis
  • L’Angolo Critico: Il design è volutamente eccessivo per riflettere la bolla di privilegio in cui vive la regina. Canonero ha utilizzato materiali moderni per rendere i vestiti più vivaci e ha inserito sottili anacronismi (come un paio di Converse in una scena) per sottolineare la natura teen idol della regina. L’uso ossessivo di dettagli come nastri, pizzi e torte rende visibile la fuga dalla realtà di Maria Antonietta, elevando la moda a commento sociale e psicologico.
  • Se ti è piaciuto, guarda anche: The Favourite (per il dramma di corte e la stravaganza visiva) e Moulin Rouge! (per il design di costume che rompe le regole con un’estetica forte).
  • Dove vederlo: Disponibile a noleggio su Google Play Film e Apple TV (Ottobre 2025).