Amici, talent show o ‘agenzia di collocamento per figli d’arte’? Scoppia la polemica

Chiara Carnà
  • Laureata in lettere e filosofia
  • Esperta in cinema e televisione
11/12/2022

Amici, talent show o ‘agenzia di collocamento per figli d’arte’? Scoppia la polemica

Amici di Maria de Filippi è ormai un’agenzia di collocamento per figli d’arte? La polemica è servita sul settimanale NuovoTv. Alessandro Cecchi Paone risponde alle critiche.

L’anno scorso, nella scuola di Amici, abbiamo conosciuto LDA, figlio di Gigi d’Alessio. Quest’anno è la volta di Angelina Mango. Il papà della ventunenne era il celebre cantautore tragicamente scomparso nel 2014. Tra le pagine del settimanale NuovoTv, una lettrice insorge: Amici di Maria de Filippi è ancora un talent show, oppure ormai si presta solo ad offrire visibilità ad artisti emergenti con genitori illustri?

E’ bene ricordare che, negli anni, al fortunato show di Canale 5 hanno partecipato, oltre ai figli d’arte, anche giovani che venivano da precedenti esperienze televisive. Emma Marrone, che vinse Amici nel 2010, entrò nella scuola dopo l’esperienza di Super Star. Irama aveva già partecipato a Sanremo Giovani. Gaia era stata concorrente di X-Factor. Insomma, esistono una serie di precedenti che dimostrano che molti dei cantanti che si sono distinti ad Amici non erano dei novellini che tentavano la fortuna alla corte di Maria de Filippi. Ma siamo sicuri che questo sia un problema?

Amici 22, Alessandro Cecchi Paone: “i figli d’arte siano uno stimolo”

“Non vorrei che Amici diventasse l’ufficio di collocamento dei figli di – ha protestato una lettrice di NuovoTv – Dopo Luca D’Alessio figlio di Gigi D’Alessio, nel talent di Maria De Filippi è arrivata anche Angelina, figlia di Mango e di Laura Valente, ex voce dei Matia Bazar. La ragazza, tra le altre cose, ha già pubblicato un singolo prodotto addirittura da Tiziano Ferro. Non crede che questo significhi partire avvantaggiati? E non mi dica che la ragazza dovrà subire la pressione dell’essere figlia d’arte: magari la subissero i tanti perfetti sconosciuti!”

A rispondere a tono è intervenuto il giornalista Alessandro Cecchi Paone. Secondo l’ex conduttore, la presenza di figli d’arte nel cast di Amici dovrebbe, al contrario, rappresentare uno stimolo per gli altri concorrenti ‘meno noti’ e spronarli alla sana competizione.

Ho sempre amato Amici e la sua funzione di ufficio di collocamento di nuovi e giovanissimi artisti. Un reality che fa contemporaneamente scuola e spettacolo. Bravissima in questo mix è stata ed è Maria De Filippi. L’arrivo sempre più frequente di figli d’arte fra i concorrenti genera ovviamente insicurezza fra gli altri ragazzi in gara. Ma è un fatto che può servire da stimolo all’emulazione e alla competizione fra gli allievi. Che poi è la linea seguita dalla maggior parte dei programmi di prima serata. Perché Amici dovrebbe sottrarsi?

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