Amici 21, Roberto Saviano parla ai ragazzi: “Scegliete il coraggio!”

11/05/2022

Amici 21, Roberto Saviano parla ai ragazzi: “Scegliete il coraggio!”

Nel daytime di oggi pomeriggio di Amici 21, c’è un ospite speciale: Roberto Saviano. Lo scrittore presenta il suo nuovo libro, “Solo è il coraggio” e parla di mafia ai ragazzi.

Ultimi daytime per Amici 21, l’appuntamento pomeridiano del talent di Maria De Filippi. Non ci sono i guanti di sfida, ma delle sorprese per i ragazzi, che hanno incontrato a loro insaputa dei familiari. Ma non solo. C’è stato un incontro con un personaggio speciale. Vediamo di chi si tratta.

Amici 21, incontro con Roberto Saviano

Per i finalisti di Amici 21 è arrivato il momento di un incontro speciale. I ragazzi si sono trovati di fronte nientemeno che Roberto Saviano, venuto a presentare il suo nuovo libro. Un romanzo dal titolo Solo è il coraggio dedicato a Giovanni Falcone. Lo scrittore comincia a raccontare la storia “di un uomo che ha scelto di essere coraggioso. Noi pensiamo che il coraggio sia qualcosa con cui si nasce, muniti o sforniti. Non è così. Il coraggio si sceglie”. Racconta di Falcone, “un uomo che decide di combattere il potere che più di tutto ha compromesso il nostro paese, la mafia”. Spiega perché il romanzo ha come titolo Solo è il coraggio: “perché il coraggio porta alla solitudine. Perché spesso sei solo tu a pagare una scelta coraggiosa, che spesso non viene accolta. Non stiamo parlando di uomini programmati per il sacrificio, tutt’altro. Non stiamo parlando di persone che volevano immolarsi. Amavano vivere, il mare, mangiare, si divertivano. Si rendevano conto che il nostro Sud viveva un dominio tirannico, e vive tutt’ora, delle organizzazioni criminali. Se esiste questo potere non esisti tu”.

Saviano racconta della vita di Falcone

Roberto Saviano continua il suo racconto ai ragazzi di Amici 21, che ascoltano attenti e seri. Mostra loro una foto di Falcone con la moglie in un momento di serenità: “Una foto che racconta quanto le scelte nella tua vita privata devono essere così profonde, che ogni rinuncia deve esserti chiaro che la stai vivendo perché si compia quel senso di vita e dignità senza il quale non riusciresti neanche a respirare”. E continua: “Ci sono dei momenti in cui Falcone rinuncia alla scorta e gira libero per Roma, e sono dei momenti quasi di festa. Le ultime ore sono incredibili. Il romanzo inizia con un’esplosione, un’esplosione che avviene nel secondo dopoguerra a Corleone”. Lo scrittore racconta dei contadini che arrotondavano prendendo ordigni bellici inesplosi. Un contadino in particolare svuota i contenitori dal tritolo, prende un proiettile e mentre lo lavora esplode la casa. Solo un bambino si salva: era Totò Riina. Il romanzo inizia e finisce con un’esplosione, quella voluta dal boss per far saltare l’autostrada.

Saviano conclude: “Ho scritto questo romanzo, perché persone della vostra età, del vostro talento possano essere sempre attente a non essere manipolati da questo tipo di operazioni, attente a prendere su di sé il coraggio di avere una posizione. Non bisogna mai raccontarsi una verità di comodo per stare tranquilli e andare fino in fondo alle cose. Capire quando qualcuno viene isolato, viene diffamato, vien infangato. Le mafie erano convinte di poter far questo sempre. Uccidevano e diffamavano. Ti infangano,  ti isolano e poi ti ammazzano. Sappiate sempre nel profondo del vostro cuore che è possibile scegliere di essere coraggiosi e che nonostante tutto la verità esiste”.

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