Claudio Santamaria e Francesca Barra denunciano Roberta Bruzzone

Ginevra Talocci
  • Laureata in Scienze Politiche
  • Autrice premiata agli Italian Mission Award
30/01/2023

Claudio Santamaria e Francesca Barra denunciano Roberta Bruzzone

La criminologa Roberta Bruzzone è coinvolta in uno scontro con la Emme Team ma a farne le spese sono la coppia formata da Claudio Santamaria e Francesca Barra. Come si dice in questi casi: “ci vedremo in tribunale”.

Volano stracci, o meglio, denunce. Stavolta non c’è stato bisogno di qualche reality o programma svela magagne. No, stavolta, sono bastati dei semplici audio usciti fuori improvvisamente dal cilindro, che sono andati ad alimentare un fuoco mai spento. Protagonisti di questa situazione sono l’attore Claudio Santamaria e la giornalista Francesca Barra. I due sono assieme dal 2017, dopo aver concluso storie importanti. Francesca è stata sposata dal 2005 al 2016 con Marcello Molfino da cui ha avuto 3 figli. Claudio fino al 2011, ha avuto una relazione con Delfina Delettrez Fendi, madre di sua figlia Emma.

Nonostante si conoscessero e fossero amici da anni, l’amore è scoppiato solo in un secondo momento. Nel 2018 si sono sposati a Las Vegas per poi fare un’altra cerimonia a Roma. Lo scorso anno, finalmente, sono diventati genitori di Atena, la loro prima figlia. Prima di lei, nel 2019, Claudio e Francesca erano sul punto di diventare genitori se non fosse stato per un aborto spontaneo che gli ha tolto questa felicità. Entrambi avevano poi parlato in alcune trasmissioni del dolore della perdita.

Claudio Santamaria contrattacca: “Dovrebbe essere sensibile nei confronti della morte e del dolore”

A mettere in dubbio la veridicità del triste accadimento, è stata la criminologa Roberta Buzzone in un audio di 4 anni fa rivolto in chat privata a Mirko Zeppellini di Emme Team. Attualmente tra i due ci sarebbe uno scontro in atto e Mirko ha fatto trapelare questi audio che hanno mandato su tutte le furie la coppia. La Barra ha subito promesso querele a chi abbia messo in dubbio un episodio così grave della sua vita privata.

Fosse l’ultima cosa che faccio, tutti questi fake. Uno ad uno. Li trascinerò in tribunale. “Se era veramente incinta lo deve provare”. Quindi io, mio marito, il medico, l’ospedale, avremmo mentito non solo al pubblico ma ai miei bambini a casa, che piangevano con me e per me. Spargere questo male colpendolo me e mio marito è terribile. Persecutorio.

Chi continua a definirla opinione il fatto che io e Claudio abbiamo mentito su un aborto sa cosa significhi perdere un bambino? Ne ho sentite tante in questi anni, letto screenshot con ricostruzioni terribili. Ho letto schifezze in cui si tiravano in mezzo i miei figli, sono stata perseguitata abbastanza, ma questa diffamazione mi fa vomitare. Perdere un bambino è un’esperienza che non si augura nemmeno al peggior nemico.

A farle ovviamente da spalla, il marito Santamaria che ha sottolineato la mancanza di sensibilità della Bruzzone, nonostante il suo lavoro.

Quello che mi sconvolge e mi fa rabbia è che una professionista che ha a che fare con i lutti, che dovrebbe essere sensibile nei confronti della morte e del dolore della perdita delle famiglie possa averlo anche solo pensato. […] Questo pensiero va oltre: rasenta la bestialità e il pettegolezzo più pericoloso e spero che le persone che coinvolgeranno la signora Bruzzone in contesti dove questo comportamento potrebbe essere incoerente con le storie che raccontate, ne terranno conto.

La risposta piccata di Roberta Bruzzone: “Anziché contattarmi si sono prestati ad alimentare la campagna d’odio nei miei confronti”

A queste accuse la psicologa forense ha voluto fare delle precisazioni. Nonostante Santamaria e signora riconoscano che tali audio sono stati usati per danneggiarla, perchè non hanno chiarito privatamente?

Mi spiace che Francesca Barra e Claudio Santamaria […] anziché contattarmi direttamente (e non sarebbe certo stato difficile…) si siano prestati ad alimentare la campagna d’odio nei miei confronti (ben consci che io non ho nulla a che fare con la diffusione di tali audio privati) solo perché, privatamente e riservatamente, ho espresso la mia disistima per entrambi in tale frangente. Disistima che quanto ho avuto modo di vedere oggi non fa che aumentare. Chissà quanti di voi in privato si esprimono in maniera tagliente verso chi non prova particolare simpatia. Ritengo sia una pratica molto molto diffusa. Quindi questa levata di scudi puzza di ipocrisia lontano un miglio. Contribuire ad una campagna persecutoria è ben altra cosa. Forse a qualcuno è bene spiegare la differenza nelle debite sedi.

Insomma tutto è bene quel che finisce in tribunale.

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