Isola dei Famosi, duro sfogo di Marco Mazzoli: “Una cosa che nessuno sa…”

A conquistare la vittoria all’Isola dei Famosi 2023, com’è noto, è stato Marco Mazzoli. Il popolare conduttore e ideatore de Lo Zoo di 105, ad un mese dal trionfo nel suo primo reality, ha tenuto una lunga diretta su Instagram. L’argomento? La sua esperienza nelle remote e stremanti spiagge dell’Honduras, certo, ma anche inediti particolari raccontati senza filtri.

Le rivelazioni dell’ex naufrago hanno sfiorato molti argomenti anche scomodi, tra cui le critiche ricevute dopo la vittoria. Una fetta di utenti del web, infatti, ha tuonato contro il 51enne, che sarebbe arrivato primo in quanto ‘privilegiato’. Mazzoli ha deciso di rispondere una volta per tutte, sottolineando che non deve la sua vittoria ad alcun favoritismo, ma soltanto agli ascoltatori de Lo Zoo di 105. “Se hai una grande fanbase come ho io è ovvio che sei agevolato – ha precisato – Ho vinto per quel motivo”.

Poi ha assicurato che L’Isola dei Famosi è stato il suo primo ed ultimo reality show: “Non lo rifarei mai. Non lo sconsiglio, è un’esperienza che ti rimane dentro per sempre. Non farò altri reality. […] L’unico motivo per il quale non mi facevano uscire era perché io e Paolo stavamo portando tanti nuovi ascoltatori attraverso il mio programma radiofonico, che ha una fanbase di circa 4 milioni di persone”.

Marco Mazzoli, dopo L’Isola dei Famosi: parole in codice e cocchi rubati

Mazzoli è stato un vero fiume in piena su ogni aspetto della permanenza su Cayo Cochinos. Ha cominciato dall’inizio, confermando di aver accettato di partecipare all’Isola dei Famosi per volere dell’amico e collega Paolo Noise. “Ci avevano proposto quattro anni fa di fare Pechino Express e abbiamo rinunciato. Paolo voleva fare un’esperienza con me indimenticabile, l’anno scorso hanno insistito a farci fare l’Isola ma io ho rifiutato e poi quest’anno hanno insistito di nuovo”.

L’ostacolo più grande con cui Marco ha fatto i conti in quei due mesi, al di là della fame, sulla quale si era già soffermato in passato, ha a che fare con la fragilità psicologica.

Una cosa interessante che magari nessuno sa è che noi, prima di entrare all’Isola, abbiamo fatto quattro giorni in un resort – chiamiamolo resort – e ci hanno fatto compilare un plico di 600 domande a testa, domande che fanno gli psichiatri. Poi veniva una volta a settimana, se non sbaglio il sabato, una persona a fare dei colloqui personali, per sentire un po’ come stavamo psicologicamente. Perché c’erano dei problemi psicologici a un certo punto.

Mazzoli confessa: “Ho cercato di scappare”

In effetti Mazzoli non ha mai nascosto che, dopo le prime settimane in Honduras, non desiderava altro che tornare a casa sua. Ha persino tentato di farsi buttare fuori. “Quando ho iniziato a cercare di scappare ho cominciato ad usare una parola in codice: ‘mi manca l’Averna’. Questa frase avrebbe dovuto far scattare mia moglie e l’amministratore delegato di Radio 105 per tirarmi fuori, ma vedevo che nessuno faceva nulla. Lì sono andato nel panico, ero veramente disperato”.

E ancora: “Immaginatevi di dover abbandonare tutto ciò che amate, i vostri cari, il vostro telefonino, non avevamo uno specchio. […] Io non sono uno che piange facilmente, io piangevo sempre perché, quando sei debole così inizi a diventare veramente molto sensibile. A me mancava mia moglie, mi mancava la mia casa mi mancavano i miei affetti, il mio lavoro, la radio. Sei costretto a vivere per due mesi e passa con delle persone che insomma, non è che ti piacciono tutte. E alcune persone ti piacciono, ma sono poche”.

Con il tempo, Marco è riuscito ad adattarsi. La sua coraggiosa determinazione lo ha portato fino in fondo a quell’esperienza estenuante ma indimenticabile, dalla quale è uscito vincitore. Lo speaker, che all’Isola dei Famosi ha perso 16 kili, ha raccontato un ultimo aneddoto sul (poco) cibo che i naufraghi assumevano. “Avevamo da mangiare 40 grammi di riso a testa al giorno, che è veramente la robina così. […] C’è il cocco: il cocco nella prima isola non si poteva prendere sugli alberi, perché non c’era. Quindi ci davano più o meno dieci cocchi a settimana. Poi ci hanno spostato su un’altra spiaggia dove invece gli alberi di cocchi c’erano, ma era vietato prenderli. Però io sono sincero, ogni tanto li rubavamo di notte con un bambù. Poi bisogna pescare: io non mangio pesce e non mangio carne. Comunque di pesce ne hanno preso pochissimo. Avremo pescato in tutto cinque pesci, ma piccolini. Nessuno ti passa niente”.