Can Yaman, attenzione al sociale: “Risolviamo i problemi invisibili”

Alessandra Napoli
  • Laureata in Comunicazione, Tecnologie e Culture Digitali
  • Esperta di TV e mondo dello spettacolo
11/03/2023

Can Yaman, attenzione al sociale: “Risolviamo i problemi invisibili”

Can Yaman ha sempre mostrato la sua sensibilità per le tematiche legate al sociale. Da tempo ha attivato la sua associazione, la Can Yaman for Children: ora il via a una nuova iniziativa.

Il divo turco per eccellenza, Can Yaman, ha sempre mostrato la sua forte sensibilità per le tematiche legate al sociale. Da diverso tempo ha inaugurato la sua associazione benefica, la Can Yaman for Children, con la quale ha realizzato alcuni progetti importanti. Negli scorsi giorni, però, è partita una nuova iniziativa.

Nonostante l’attore sia molto impegnato con la sua carriera, dalla fiction Daydreamer che l’ha portato al successo, alla più recente Viola come il mare, da poco approdata su Netflix, il divo turco va di pari passo con la beneficienza. Il suo è un vero esempio di generosità, un valore molto stimato e apprezzato soprattutto nel suo ambiente.

Can Yaman per i più deboli: “Risolviamo i problemi post pandemia”

L’attore è recentemente tornato in Italia dopo mesi in cui ha vissuto in Ungheria, dove è rimasto per 7 mesi per girare la fiction che verrà distribuita da Disney Plus, El Turco. Con la fine delle riprese ha voluto annunciare il nuovo progetto, intitolato Break the Wall, nato a gennaio, che gli permetterà di girare nel nostro Paese fino a giugno. Da sempre il divo è stato attento ai bisogni di chi non ha voce, dei più piccoli, degli indifesi. Inoltre ha sentito il bisogno di dare il suo supporto in seguito al terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria, attivando una raccolta fondi.

Can Yaman ha scelto di lavorare con il suo team per spostare l’attenzione anche su un’altra categoria: gli adolescenti. Intervistato da La Repubblica, il divo turco ha spiegato che, per colpa della pandemia, per troppo tempo si sono trascurate le problematiche psicologiche, focalizzandosi soltanto su quelle fisiche. “La gente non fa attenzione ai problemi che non si vedono. Viviamo con persone problematiche, la pandemia ha incrementato il disagio“, ha dichiarato l’attore. Con le misure restrittive, gli adolescenti non sono più andati a scuola, non hanno avuto modo di socializzare. Detto da un professionista con oltre 10 milioni di followers su Instagram, sicuramente riesce a comprendere le difficoltà dell’isolamento.

Un mondo diverso e più inclusivo è possibile e il loro futuro si costruisce con l’incontro e lo scambio, mai con l’isolamento. L’assenza di confronto e di integrazione, uniti allo sviluppo di una dipendenza tecnologica, hanno generato dinamiche di alienazione e isolamento del tutto nocive le cui prime vittime sono state proprio i giovani

L’associazione ha ricevuto il Patrocinio dall’Istituto di Neuropsichiatria Infantile di Roma, uno dei centri di eccellenza internazionale. Il centro fu fondato dal Professor Bollea negli anni 70, ma ha bisogno di un aiuto concreto. Per questo la Can Yaman for Children devolverà alla struttura i fondi che raccoglierà durante il Tour.

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