Can Yaman, approda a Margherita di Savoia per incontrare i più piccoli

Il divo turco Can Yaman è impegnato ormai da più di un mese nel “Break the Wall Tour”, l’iniziativa benefica che si pone l’obiettivo di aiutare i più piccoli a superare i loro disagi sociali. La tournée sta riscuotendo un gran successo e l’attore è pronto per approdare nella parte pugliese del giro turistico per l’Italia.

Can Yaman, incontra i giovani a Margherita di Savoia

Can Yaman è tra gli attori turchi più amati dagli italiani. Non è apprezzato soltanto per la sua bellezza statuaria, ma anche per la sua bravura, che l’ha consacrato come uno degli attori più ricercati. I fan attendono con ansia i nuovi appuntamenti di Viola come il mare, la fiction light crime di Canale 5 con protagonista Francesca Chillemi.

Oltre ai successi professionali ottenuti, il divo turco è famoso anche per l’impegno nelle attività sociali e di solidarietà. Da anni ha fondato la sua associazione, Can Yaman for Children, ed ultimamente ha deciso di realizzare un nuovo progetto in collaborazione con il Policlinico Umberto I di Roma. E’ dal sodalizio con la struttura ospedaliera che ha preso forma il tour.

Il “Break the Wall Tour” sta riscuotendo un gran successo in ogni tappa che fa e a breve ne aggiungerà di nuove. Il prossimo 27 aprile Can Yaman sarà ospite a Margherita di Savoia con due eventi molto emozionanti. La prima tappa sarà presso l’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII-Pascoli”, per incontrare i più piccoli. Il secondo appuntamento, invece, sarà presso l’Istituto Istruzione Secondaria Superiore “Aldo Moro” con l’incontro-conferenza con gli alunni delle superiori.

La sera, invece, il divo turco più amato dagli italiani sarà al Gran Galà di Beneficienza presso l’”Oasi Beach” di Margherita di Savoia. La serata promete di essere indimenticabile. L’obiettivo che si è posto l’attore e modello protagonista di Viola come il mare è molto impegnativo. Lo scopo primario è quello di sensibilizzare il mondo degli adulti, che è sempre più distante e distratto nei confronti dei più giovani.

Abbattere il muro del silenzio e riprendere il dialogo con i ragazzi è la missione che il divo turco ha scelto di seguire per garantire ai ragazzi un momento di crescita. I disagi sociali sono cresciuti dall’inizio della pandemia, quando a causa dell’isolamento e della crescente dipendenza dalla tecnologia, i giovani hanno risentito della mancanza di confronto e integrazione. Questo ha generato dinamiche di alienazione ed isolamento del tutto nocive, prime vittime sono stati gli adolescenti.

 

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