Barbara D’Urso, per la gente è ancora La dottoressa Giò

Barbara D’Urso è stata recentemente ospite di “Una tv tutta d’oro”, il podcast di Radio Deejay dedicato alla televisione italiana. La conduttrice si è raccontata ai microfoni di Edmondo Conti parlando della sua lunga carriera sulle reti commerciali, iniziata negli anni Ottanta.

Barbara D’Urso, per tutti rimane La dottoressa Giò

Tra gli ultimi ospiti del podcast di Radio Deejay “Una tv tutta d’oro” non poteva mancare una delle punte della televisione commerciale. La Carmelita nazionale, classe 1957, ha raccontato la sua carriera in tv dagli albori, a partire dal trasferimento da Napoli a Milano, senza il favore della sua famiglia. Quella che oggi è una delle conduttrici più affermate in televisione aveva solo 18 anni e mezzo quando ha iniziato a lavorare a “Goal”, programma di Telemilano.

Nel programma del Biscione erano presenti Diego Abatantuono, Giorgio Porcaro, Massimo Boldi e Patricia Pilchard. Come ha ricordato la conduttrice Barbara D’Urso, all’epoca Silvio Berlusconi era molto presente nella rete. “La sua televisione l’ha sempre amata e seguita tantissimo. Faceva riunioni tutti i giorni“, ha ricordato. Dopo l’esperienza di “Goal”, la presentatrice è approdata a “Che combinazione” su Rai due, insieme a Gianni Cavina e Rita Pavone.

Da quell’esperienza è arrivata la convocazione per Domenica In, dove andava in diretta con Pippo Baudo. La sera, invece, era in onda con lo sceneggiato “La casa rossa”. Dal celebre conduttore ha imparato tantissimo, assorbendo come una spugna qualsiasi cosa facesse. Nel 1996, però, per la D’Urso è arrivata la chiamata di un altro pilastro della televisione italiana: Maurizio Costanzo. Il conduttore l’ha riportata a Mediaset con il programma “Agenzia”, nuova versione di “Agenzia matrimoniale”. E’ stata spesso ospite al “Maurizio Costanzo Show”, anche insieme ad Alberto Silvestri, autore padre del cantante Daniele.

Mi affidarono Agenzia: è stata una collaborazione meravigliosa. Adesso che è scomparso è facile dire certe cose, ma chi lo conosce bene come me l’ha sempre detto: era un artista fantastico perché ti metteva sempre a tuo agio.

Ha rivelato la conduttrice partenopea. Per lei Maurizio Costanzo era un signore di nome e di fatto. Da lui ha imparato moltissimo, anche a non farsi mai prendere dal panico e a mantenere la calma. Uno dei programmi che le è più rimasto nel cuore, però, è senza dubbio La dottoressa Giò. La gente per strada ancora oggi la chiama con il nome del suo personaggio, che è rimasto a tanti impresso nel cuore. Il regista Pippo De Luigi, che era l’ideatore della fiction, la vide una sera in onda da Marzullo e la riconobbe come la sua dottoressa Giò.

Nonostante era diverso tempo che Barbara D’Urso non faceva fiction o film, il pilot della serie ebbe un successo clamoroso su Canale 5 e vennero realizzate tre stagioni di La dottoressa Giò. Del programma la conduttrice conserva ricordi stupendi, soprattutto rispetto il fatto che una dottoressa donna non era mai stata protagonista di uno sceneggiato italiano.