Dracula, fine stagione

Perché non piace il vampiro buono
Si conclude lunedì 10 novembre la serie “Dracula” con il vampiro più conosciuto di tutti i tempi stavolta interpretato da Jonathan Rhys Meyers, una prima stagione cui non ne seguiranno altre. La serie in America ha fatto un flop colossale, per cui si è deciso di non continuare a girare la storia di questo Dracula lontanissimo dall’originale e forse per questo poco apprezzato dal pubblico televisivo.
Diciamo poi che in Italia questa serie è stata trasmessa con orari assurdi (in seconda, quasi terza serata su Canale 5) per cui in pochi hanno potuto seguirla, ma è la trama a non convincere. Come accade per il film ora nelle sale cinematografiche, “Dracula Untold” anche qui Dracula è più buono.
Da mostro sanguinario il Dracula televisivo diventa un imprenditore americano che nella Londra dell’Ottocento si atteggia a mecenate della scienza per poter avvicinare ed uccidere i membri di un’organizzazione segreta che, secoli prima, ha ucciso la sua amata e costretto lui a diventare vampiro, non si capisce tra parentesi il perché di una tale scelta, visto che l’Ordine stesso combatte queste creature.
Accanto a lui un altro uomo duramente attaccato, in tempi recenti, dall’Ordine: Van Helsing, che fa fronte comune con Dracula per cercare di farlo camminare alla luce del sole e vendicare la sua famiglia arsa viva dai membri dell’organizzazione. Jane, la più talentuosa cacciatrice di vampiri dell’ordine, s’innamora di Dracula e non si accorge-ma com’è possibile, lei così brava!- chi è in realtà. Su tutto troneggia l’amore di Dracula per Mina, reincarnazione della sua amata che però è già fidanzata.
Si è trattato di un esperimento mal riuscito, con un Dracula costretto per chissà quali motivi a diventare un mostro e con la sua sete di sangue giustificata dalla sua perdita. Una storia poco convincente che non ha premiato la serie, destinata a concludersi con molti dubbi che resteranno insoluti.