Paola Barale, Gianni Sperti risponde sibillino: “Porta rancore forse”

Dopo 10 anni dall’ultima ospitata a Verissimo, torna a raccontarsi l’ex ballerino e attuale opinionista di Uomini e Donne, Gianni Sperti. Da poco Gianni ha compiuto 50 anni e con Silvia Toffanin ha ripercorso le tappe della propria vita anche parlando del matrimonio con Paola Barale. Infatti, qualche mese fa, a seguito del suo ritorno in tv, prima a Belve di Francesca Fagnani, poi a Ballando con le Stelle di Milly Carlucci, Paola ha rilasciato varie interviste. In un paio ha lanciato delle allusioni e frecciatine contro Sperti nonostante, come confermato da lui stesso, non si siano più visti né sentiti dal divorzio avvenuto nel 2002.

“Paola Barale vuol far credere che io sia omosessuale” la risposta di Gianni Sperti

Buona parte dell’intervista si è concentrata sulla vita di Gianni oggi, dai ritocchini alla situazione sentimentale. L’opinionista non nega affatto di aver ‘spianato’ qualche ruga o aver fatto delle punturine alle labbra. Ma assicura, non c’è altro, a parte il viso, su cui ha effettuato delle operazioni estetiche oltre ad avere un medico assennato che gli sconsiglia eventuali stravolgimenti.

Lato sentimentale afferma che attualmente è single e che aver passato tanto tempo da solo, non gli fa sentire la mancanza di una persona accanto. Ma è aperto a nuove possibilità in un futuro. A questo proposito la Toffanin ha fatto risentire uno stralcio dell’intervista alla Barale in cui parlava del matrimonio con Gianni e di come nelle sue relazioni sia sempre mancata l’onesta e la verità.

Gianni risponde senza battere ciglio, rimanendo perplesso sull’astio dell’ex moglie, che, dopo di lui, ha avuto un’altra relazione importante, quella con il modello Raz Degan.

Io ho superato il fallimento del matrimonio, lei a quanto pare la pensa diversamente. Credevo che anche lei l’avesse superato, anche perché dopo di me ha avuto una storia lunga [con Raz Degan, ndr]. Porta rancore forse. Sette anni insieme, se non ha capito boh.

Quando dice che non sono stato me stesso, essere se stessi? Cosa voleva dire? Non lo so. Anzi lo so ma preferisco far finta di niente. Io posso immaginare a cosa si riferisce, cosa vuole intendere, l’illazione che vuole fare. Anzi, te la dico tutta: forse vuol far credere che io sia omosessuale.

La cosa che mi dà fastidio è che ancora oggi ci sia questa volta di sapere che tendenza s*ssuale abbia una persona. Se io lo sia o non lo sia, forse sì o forse no, chi lo sa? Non lo dirò mai. E non lo dirò mai perché dirlo vorrebbe dire mettersi un’etichetta e quindi fare una differenza e quindi essere diverso da un gruppo di persone. La domanda già la odio perché io non vengo da te a dirti ‘ciao Silvia sei etero?’, non te la faccio questa domanda, quindi non capisco perché bisogna farla agli altri. Io sono un essere umano e gli essere umani bisogna catalogarli fra buoni e cattivi, il resto chissenefrega.

Su quest’ultima affermazione anche la Toffanin è d’accordo, disegnando un cuore con le mani. Chissà Paola Barale in quale delle due colonne è. Al momento, per Sperti, si trova in quella degli arrabbiati da una vita.