Irene Grandi rivelazione choc: "In me persiste un sano egoismo"

Irene Grandi rivelazione choc: “In me persiste un sano egoismo”

Laureata in Scienze Politiche
Autrice premiata agli Italian Mission Award

10/06/2022

La cantante 52enne riparte con il tour “Io in blues”, un genere musicale che serve ad “esprimere la passione per un dolore, per qualcosa che non c’è”. Il riferimento è alla vita privata, raccontando del suo matrimonio, dopo 4 anni, già al capolinea.

Irene Grandi non è fatta per stare in coppia. Non lo dicono le malelingue ma lo confessa in maniera del tutto pacata lei stessa in una corposa intervista rilasciata ieri al Corriere della Sera. Probabilmente perchè la cantante toscana ha un bel caratterino, già emerso sui banchi universitari che sono stati decisivi per la sua carriera da musicista:

Avevo scelto il russo come indirizzo a lingue, quando mi sono iscritta all’Università di Firenze. Già cantavo con Le Matte in Trasferta […] Però avevo una professoressa ai primi due anni che mi aveva conquistata e volevo intraprendere una vita dedicata alla letteratura russa in lingua: il mio piano A era quello, il piano B era la musica. Poi però cambiò la professoressa: quella brava andò via e arrivò una che mi faceva addormentare sul banco. Mamma mia che ronfate che mi son fatta in quelle aule. Senza questa sliding door probabilmente ora sarei qualcosa di completamente diverso. Ho lasciato gli studi e mi sono buttata seriamente sulla musica.

La 52enne fiorentina non si ferma solo sull’aspetto lavorativo ma racconta anche di quello personale degli ultimi due anni di pandemia. In particolare, rivela della fine del matrimonio con Lorenzo Doni, avvocato e istruttore di golf fiorentino sposato nel 2015. Ma fa anche un’analisi spietata di se stessa e della visione del matrimonio – il secondo dopo quello con Alessandro Carotti nel 2003, da cui si è separata 7 anni dopo.

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Ho visto spezzarsi legami fragili, nella vita privata come nel lavoro. Mi ero sposata nel tentativo di capire se mi sentivo cresciuta, forse per “calmare” certi lati di me che avevo sempre incanalato con passione nella musica. Ma nel matrimonio ho capito che in me persiste un sano egoismo da cui non posso staccarmi, la priorità è sempre il lavoro, e quindi non ha funzionato. È già finito.

Non credo che il problema sia la musica, ma il concetto di coppia oggi. Che è in crisi, mi pare evidente. È il mondo che non mi pare sia più strutturato in modo da permettere alle coppie di durare nel tempo. O hai la fortuna incredibile di trovare l’anima gemella… ma è appunto ‘incredibile’. Oppure, mmmhhh. Ed è giusto così, credo, perché in passato erano troppi i matrimoni infelici che andavano avanti solo perché ‘si doveva’.

Che sia un’analisi un pò troppo di parte come la storia della volpe e l’uva?