Can Yaman, stufo dei pregiudizi, chiarisce: “La bellezza da sola non basta”
Can Yaman si è lasciato andare in una lunga intervista, in cui ha affrontato in maniera decisiva un argomento ultimamente ridondante nella sua vita: la bellezza.
Nelle ultime ore sta spopolando sul web una recente intervista che Can Yaman ha rilasciato al Corriere della Sera. L’attore si sbottona parlando di se stesso e della sua vita, concentrandosi in particolar modo sul discorso della sua bellezza, su cui l’attore ha fatto delle dichiarazioni che hanno sorpreso i fan.
Can Yaman sulla sua bellezza: “Se non fossi stato bello avrei avuto ancora più successo”
Non è la prima volta che l’attore viene “interrogato” nelle sue interviste sul rapporto che ha con la sua bellezza. Can Yaman è infatti considerato ormai un vero e proprio sex symbol, anche se nonostante il fisico da modello, non è questa la sua professione primaria. In effetti nella sua intervista, Yaman chiarisce che se non fosse per chi glielo dice, non si ricorderebbe di essere bello. Pensando proprio al suo lavoro, anzi, l’attore chiarisce: “Se non fossi stato bello avrei avuto ancora più successo“.
Can Yaman si prende poi del tempo per specificare, con una dichiarazione che appare più come una denuncia contro i pregiudizi che un suo pensiero:
“Bisogna andare oltre il pregiudizio. Ci sono persone più belle di me, ma se l’aspetto non è accompagnato da altre virtù come tenacia, grinta, disciplina e determinazione, non si va lontano. La bellezza da sola non basta, così come il talento. In tanti sognano di recitare, magari anche all’estero, ma non so quanti sono poi realmente disponibili a lasciare tutto: casa, famiglia, affetti e ripartire da zero in un nuovo Paese, parlando una nuova lingua“.
In un’altra intervista di qualche tempo fa a La Stampa, l’attore aveva già affrontato l’argomento, in cui Can Yaman aveva già espresso questa linea di pensiero:
“Sono stato sempre troppo ingombrante per nascondermi, e comunque per tantissimo tempo non mi sono interessato al mio aspetto fisico. Ho studiato giurisprudenza, avevo altri progetti, il concetto della bellezza è entrato nella mia vita più tardi, e comunque sono sempre gli altri a farmelo tornare in mente, io lo dimentico. Da sola la bellezza è inutile, ha senso solo se è accompagnata da altre virtù“