Bianca Balti, la tragica rivelazione a Verissimo: “Quel ragazzo mi ha costretta”
La top model Bianca Balti, ospite di Verissimo, ha confessato a Silvia Toffanin un tragico episodio legato al suo passato. Quando era appena maggiorenne, è stata vittima di violenza.
La super modella Bianca Balti è stata ospite nel salotto televisivo di Silvia Toffanin, su Canale5. La bella lodigiana ha confessato a Verissimo dei tragici e scioccanti episodi che hanno segnato la sua adolescenza. Bianca, quando era appena maggiorenne, è stata costretta a un rapporto intimo da un ragazzo di cui si era infatuata.
La modella 38enne si avvicina al mondo delle passerelle subito dopo la maturità classica. L’occasione d’oro arriva nel 2005, quando diventa la musa di Dolce e Gabbana. Sono moltissime altre, negli anni seguenti, le aziende che la desiderano per rappresentare il loro brand, e sono tutte famosissime. Tra queste, Intimissimi, Christian Dior, La Perla, Roberto Cavalli. Attualmente è l’unica modella italiana ad aver partecipato allo show di Victoria’s Secret. Bianca sfila in tutto il mondo e appare sulle più importanti copertine internazionali.
La vediamo anche al cinema, nel film Go Go Tales di Abel Ferrara, e in Ultimate Beastmaster, programma in onda su Netflix. Nel 2006 sposa il fotografo Christian Lucidi, con cui ha una figlia, Matilde. Nel 2010 la coppia divorzia. Cinque anni dopo, la modella inizia a frequentare Matthew McRae. Dalla loro unione, nasce Mia. Nel 2017 Bianca e Matthew si sposano, per poi lasciarsi appena cinque mesi dopo le nozze.
Bianca Balti choc a Verissimo: “Sono stata molestata e stuprata”
Con Silvia Toffanin, Bianca Balti si è sbottonata sul proprio passato e su un’adolescenza segnata da due episodi molto gravi. Ha svelato che la prima molestia è avvenuta quando aveva solo 14 anni.
Era forse la prima sera che uscivo, ai tempi del liceo. Avevo 14 anni. C’era un ragazzo che avrà avuto 16 anni. Mi fece bere una bottiglia di limoncello. La bevevo perché tutti lo facevano, perché sennò mi prendevano in giro. Fatto sta che mia mamma mi trovò per strada che non capivo niente, ma io, grazie alla terapia, ho ricordato che questo ragazzo, contro la mia volontà, mi toccava nelle parti intime. È incredibile come talvolta ci dimentichiamo ‘apposta’ di queste cose che fanno male. E’ incredibile come solo grazie alla terapia io abbia potuto rivivere questa memoria da vittima, capendo che questa cosa non andava bene. Fino a quel momento avevo preferito pensare che, tutto sommato, a me fosse andata bene.
Purtroppo non si tratta dell’unico trauma nella giovinezza della modella. L’orrore si è ripetuto, in peggio, quando la Balti era appena maggiorenne.
La cosa difficile, in questo contesto, era la persona con cui stavo quella sera. Era un ragazzo che mi piaceva tanto. Io volevo stare con lui, ma non volevo andare oltre il bacio quella sera. Era la prima volta che uscivamo insieme. Anche lì ho dovuto analizzare tanto l’evento per capire che non è che perché a me piacesse un ragazzo, o perché lo volessi baciare, che allora lui potesse, di fronte ai miei no, andare oltre. Il mio rifiuto era ovvio. Fisicamente non sono riuscita a respingerlo. Ma non volevo che quella cosa succedesse. Ho dovuto analizzare questa cosa da grande, pochi anni fa, per capire che era stato uno stupro. Non c’è altro modo di definirlo.
La modella ha rivelato di essersi sentita a lungo responsabile delle violenze subite e di essere riuscita solo di recente a elaborare l’accaduto, grazie alla psicoterapia. Ha ammesso di avere spesso paura per sua figlia Mia, che oggi ha 14 anni. Proprio come lei quando fu aggredita la prima volta. “Ho capito che noi, da genitori, cerchiamo di proteggere i nostri figli – ha continuato la Balti – ma a volte ci sbagliamo. I ragazzi di oggi sono aperti su questi argomenti: lei ha voluto sapere delle mie molestie. Questo mi ha dato l’opportunità di dirle che può fare tutto quello che vuole, se lo vuole”.