Il Giustiziere della Notte: da domani, 8 marzo 2018, in tutti i cinema italiani
Bruce Willis torna all’azione nei panni di un chirurgo di Chicago con sete di vendetta.
Bruce Willis torna all’azione nei panni di Paul Kersey, protagonista de Il giustiziere della notte, in tutti i cinema italiani da domani, 8 marzo 2018, per la regia di Eli Roth.
La vita di Kersey, un chirurgo di Chicago, sta per cambiare. Impegnato nei suoi turni al pronto soccorso non si è mai preoccupato della violenza che devasta la sua città. Suo malgrado, è costretto a farci i conti nel momento in cui sua moglie, interpretata da Elisabeth Shue, e sua figlia, non vengono aggredite nella loro lussuosa casa.
Il desiderio di vendetta si trasforma in un qualcosa di più grande, tanto da portare Paul a mettersi lui stesso a caccia degli aggressori, visto che la Polizia ha più volte fallito nel riportare la giustizia nelle strade della metropoli. Inizia così una ricerca spasmodica e schizofrenica che attira l’attenzione dei media e della cittadinanza. Chirurgo di giorno, padre affettuoso e marito presente ma giustiziere lucido e infallibile quando cala la notte. Il sottile confine che divide il lecito dal non lecito, la giustizia dalla pura sete di vendetta personale, viene presto superato. Kersey ora è in bilico tra l’essere un angelo custode o un demone del castigo.
Il film nasce dalla volontà di riportare sullo schermo uno dei più influenti film sui vigilantes movies ma che finisce per essere letto in maniera differente dal desiderio degli autori. Come ci racconta Daniela Catelli nella sua critica su Comingsoon.it:
Leggendo i commenti degli spettatori americani, vediamo che molti lo prendono alla lettera per difendere il diritto del cittadino all’uso delle armi. Dal momento che non ci sembra questa l’intenzione degli autori, attribuiamo in parte questa percezione all’incapacità di chi lo vede di leggere tra le righe e in parte alla poca chiarezza dei realizzatori. Bruce Willis, con felpa e cappuccio, ce la mette tutta ma non è all’altezza di un ruolo reso iconico da un attore-maschera come Charles Bronson.
Un vero peccato per quanti di noi amano vedere Willis nei panni del “duro a morire”!